Brescia: ragazza stuprata al parco da Etiope, xenofilo fa da palo

17-03-2013

Riccardi si complimenta con il 'migrante'

L’ennesima vittima della propaganda e della sua stupidità. Si è fidata di un immigrato e del suo complice xenofilo che poco prima aveva conosciuto in un bar di Ospitaletto e l’avevano invitata a seguirli. Inutile il consiglio di un giovane amico – sicuramente un cattivo razzista – che l’aveva inviatata a non seguirli. Invece la ragazza, studentessa ventenne  di Ospitaletto, non in grado di discernere la realtà dalla fantasia propinata dalle tv, la notte del 4 marzo – anche se la notizia è stata resa nota solo ieri – attorno a mezzanotte ha raggiunto un parco pubblico del paese, poco distante dal bar. E lì l’Etiope di 45 anni l’ha stuprata. A poca distanza il bresciano xenofilo di 19 anni che abita nella Bassa, amico dell’etiope, faceva da «palo» in pieno stile “riccardi”, senza partecipare ai fatti poi contestati all’immigrato.  La ragazza è stata percossa e violentata. Seminuda e sola, in piena notte nel buio del parco, è riuscita a telefonare a casa e ha chiesto aiuto alla mamma. Erano le due di notte. Dopo pochi minuti al parco sono giunti la mamma e i carabinieri di Ospitaletto e di Chiari. La ragazzina in lacrime ha raccontato che uno straniero aveva abusato di lei. I carabinieri sono riusciti a rintracciare i due uomini che si stavano allontanando a piedi dal parco. Entrambi sono stati portati in caserma e trattenuti fino al ritorno della ragazzina visitata in ospedale . Un ginecologo ha accertato la violenza sessuale fissando una prognosi di 10 giorni per le lesioni subite. In caserma la giovane ha riconosciuto il bresciano e l’etiope. E anche chi li aveva visti insieme al bar ha testimoniato. Tornati al parco, i carabinieri hanno recuperato gli slip della ragazza e repertato materiale organico durante la visita in ospedale. Il gip ha convalidato gli arresti: l’etiope resta in carcere mentre il bresciano, accusato di concorso in violenza sessuale, attenderà il processo da uomo libero. Il magistrato ha disposto perizie sui reperti e ulteriori interrogatori.

La nostra soluzione: impiccagione per l’Etiope stupratore. Ma il fatto più sconvolgente di questa vicenda è il comportamento dello xenofilo, probabilmente il solito frequentatore di centri sociali dalla mente obnubilata dal consumo di varie droghe, che quasi come metafora della complicità tra xenofili e immigrati, ha lasciato stuprare una sua connazionale da un immigrato depravato, anzi, lo ha aiutato nello scempio. Non so voi, ma io vedo in questo la metafora dei Riccardie delle Boldrini che fanno da palo agli immigrati, mentre questi stuprano la nostra Patria.
E la ragazza. Probabilmente non in possesso di tutte le facoltà mentali, o forse talmente rincoglionita dalla propaganda mediatica, da non riconoscere il pericolo quando si presenta: perché l’immigrato è buono. Lo dice la tv.

Crimini Immigrati

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