Bologna: il Cie è un colabrodo. Alcuni immigrati evadono e altri rubano.

07-04-2012

Il fuoco che cova perennemente sotto la cenere, la rabbia compressa, è di nuovo divampato al Cie di via Mattei, la struttura in cui clandestini senza permesso di soggiorno o senza identità certa possono essere trattenuti per mesi, fino a un anno e mezzo. Alcuni stranieri rinchiusi nel centro all’ora di pranzo si sono divisi in gruppetti e hanno scalato la recinzione in più punti. Tre maghrebini sono riusciti a calarsi dall’altra parte e a sparire prima che accorressero carabinieri e poliziotti, in aiuto ai colleghi del presidio interno. Dentro, approfittando della confusione, altri immigrati hanno preso possesso dello spaccio e hanno arraffato cibi, sigarette e schede telefoniche. Un problema nel problema. Gli operatori della Misericordia, gestore del centro, con le proprie forze non sono in grado di recuperare la roba sottratta.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/04/06/news/cie-32872879/

 

 

 

 

 

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La soluzione è rendere i Cie dei veri e propri centri di detenzione, alla stregua di carceri. L’ideale sarebbero dei carceri galleggianti, o, ancora meglio, delle strutture create negli stessi paesi d’emigrazione, prendendo in affitto porzioni di territorio in Stati come l’Albania o la Libia.
Anche il rimpatrio sarebbe così più semplice, e i costi sarebbero inferiori.

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