Bologna: afghano picchia la moglie sedicenne e la tiene chiusa in casa

02-09-2013

Cittadinanza ai figli degli immigrati

Cittadinanza ai figli degli immigrati

Bologna, 2 settembre 2013 – Picchiata, segregata in casa e costretta a bere un bicchiere di detersivo per i piatti dall’uomo che circa un anno fa aveva sposato. L’incubo di una ragazza di circa 16 anni e di origine afghana, nato dalle nozze combinate con l’uomo dalla famiglia di lei, è finito grazie all’intervento di un ufficiale dei carabinieri, libero dal servizio, che in viale Pietramellara, all’altezza di via Amendola, ha notato l’uomo percuotere violentemente una ragazza. Lo ha bloccato e l’intervento successivo dei colleghi dell’Arma ha fatto scattare le manette. L’uomo ha 37 anni, anche lui è di nazionalità afghana. E’ accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

La ragazza è stata medicata al Sant’Orsola, la prognosi è di quattro giorni per contusioni multiple da percosse. Ai carabinieri, ha detto di essere sposata da circa un anno e mezzo con il 37enne. Il marito le aveva procurato un passaporto che, nonostante contenesse la foto della 16enne, conteneva le generalità di una donna afghana nata nel 1981. La minorenne, una volta arrivata in Italia, sarebbe stata obbligata a usare quel documento, senza svelare ad alcuno la sua vera identità.

La ragazza ha raccontato di essere stata più volte aggredita dall’uomo che l’avrebbe percossa con calci e pugni perché, a suo dire, lei non lo amava e soprattutto perché non voleva stare segregata in casa. Un dettaglio, quest’ultimo, origine di una violenza subita dalla 16enne una settimana fa, quando nel tentativo di uscire di casa, l’uomo l’avrebbe afferrata obbligandola a bere del detersivo per i piatti e causandole vomito e un forte disagio psicologico.

Temendo per la propria incolumità e sperando in una vita migliore, la ragazza, sola in casa, ha trovato un mazzo di chiavi di riserva, ha aperto il portone d’ingresso che l’uomo aveva chiuso dall’esterno ed è fuggita verso la stazione ferroviaria, da dove sarebbe dovuta partire in direzione Nord Europa per raggiungere una zia. Ma non ce l’ha fatta: lui, accortosi della fuga, le ha telefonato e dai rumori di sottofondo ha capito che la ragazza si trovava vicino ai binari. Furioso per l’affronto subito, si è precipitato alla stazione, ha aggredito la ragazza strappandole il biglietto di viaggio e sequestrandole la borsa. In viale Pietramellara, l’ufficiale dell’Arma che stava tornando a casa l’ha salvata. In sede di rito direttissimo, il 37enne ha patteggiato un anno di reclusione.

 

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