Bergamo, ex pugile stende 8 ladri immigrati

02-12-2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/bergamo-ex-pugile-1-contro-8-stende-tutti-i-ladri-immigrati-1338240.html

Ne ha mandati ko tre, spaventando gli altri cinque che insieme a loro avevano messo a segno due furti in pochi minuti nel suo negozio di articoli sportivi.

Forse non lo sapevano quegli 8 ladri stranieri poco più che maggiorenni di aver rubato due cappelli e un paio di scarpe ad un ex pugile, campione italiano di pesi massimi. Probabilmente avrebbero fatto bene a girare al largo dal negozio di Enio Cometti. E invece ne hanno pagato le conseguenze.

L’ex pugile stende i ladri

La vicenda si è svolta a Romano, in provincia di Bergamo. Martedì mattina intorno alle 11, un gruppetto di 4 nordafricani sono entrati nel negozio di Cometti. Lo hanno distratto, poi se ne sono usciti portandosi dietro due cappelli. Ovviamente senza pagarli. Sul momento l’ex pugile ha fatto passare la cosa. Poi però, dopo mezz’ora, si sono presentati altri 4 nordafricani. A quel punto Cometti li ha invitati ad uscire, prima che potessero rubare altro. Ma una volta sull’uscio, una passante lo ha avvertito che uno dei tre ragazzi immigrati era riuscito a sgraffignare una scatola di scarpe. A quel punto l’ex pugile non ci ha visto più. E così li ha inseguiti fino alla stazione.

Sui binari è scattata la colluttazione. Cometti ha gridato al gruppetto “Proprio bravi a derubare un anziano”. E così uno di loro lo ha provocato: “Vieni qui a prendermi se hai il coraggio a prendermi”, gli avrebbe detto. “Ho attraversato i binari e l’ho affrontato, poi è finita come è finita, ha raccontato l’ex pugile. Cometti si è avvicinato alla banda di 8 ladri e li ha affrontati. Il provocatore lo ha aggredito e così lui ha risposto con due sinistri e un destro diretti al volto e allo stomaco. Ladro ko. A quel punto il resto del gruppo ha provato a colpire il pugile, ma anche il loro attacco è stato respinto dalla tecnica – seppur in avanzata età – del campione del ring.

“Sono un uomo di 65 anni – ha detto Cometti a BergamoPost – anche se con un passato da atleta, non sono un giovincello e in stazione mentre gli otto mi aggredivano mi sono dovuto difendere verbalmente anche da una ragazza di Romano che mi ha detto di lasciarli stare perché sono giovani e hanno fatto una bravata. Grazie alla bravata, l’ennesima nel mio negozio, sono costretto a chiudermi dentro, per evitare che la prossima volta quei giovani entrino armati a fare la bravata

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