Giunti sul posto, gli agenti hanno raccolto le dichiarazioni di un trentaduenne barese, autore della segnalazione, il quale riferiva che la sua convivente, una donna di 36 anni e la figlia di 15 anni, erano state aggredite e rapinate da un uomo del quale riusciva a fornire un’ottima descrizione fisica e a indicarne la via di fuga.
Gli operanti sono riusciti immediatamente a raggiungere e a fermare l’uomo il quale è stato successivamente identificato per l’aggressore dagli stessi malcapitati.
Le vittime dell’aggressione sono state accompagnate al pronto soccorso del Policlinico, dove i sanitari hanno diagnosticato, per la signora, diversi traumi al volto e alle gambe, con prognosi di 15gg. e per la figlia quindicenne un trauma toracico, con prognosi di 10 gg.
In sede di denuncia si è appreso che la donna, mentre stava rincasando con sua figlia, è stata avvicinata dall’uomo il quale, con la scusa di chiederle una sigaretta l’ha spintonata all’interno del portone condominiale, dove l’ha aggredita con pugni diretti su tutto il corpo, pur di impossessarsi della borsa che aveva a tracolla. La ragazza, per aiutare sua madre, ha tentato invano di scalciare il malfattore, ma questi, in preda all’ira, le ha sferrato alcuni pugni sul petto.
Fortunatamente le urla della donna hanno allertato il convivente che ha contattato la polizia.
L’arrestato è tuttora rinchiuso nel carcere di Bari.
http://www.barilive.it/news/Cronaca/177381/news.aspx#main=articolo
Segui @CriminImmigrati
