L’azienda era stata scelta dai carabinieri del Nucleo dell’Ispettorato del Lavoro perché faceva parte di un “target” mirato a controllare imprese gestite da stranieri, in questo caso cinesi, in merito alle norme sulla sicurezza nei posti di lavoro e sul lavoro nero. Ma i militari si sono trovati di fronte una situazione molto grave, inaspettata: tredici persone erano state nascoste in una intercapedine molto angusta, di due metri e mezzo per quaranta centimetri, e molto calda perché vicina ad un forno per la lavorazione del pellame, e avrebbero rischiato di morire se non fossero state trovate in breve tempo.
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