Non ancora del tutto smaltita la sbornia, intirizzito dal freddo, ha assalito una donna che stava salendo in macchina per recarsi al lavoro. Sua intenzione era quella di entrare sulla sua auto per scaldarsi e ha strattonato per i capelli la sventurata che, costretta a scendere, si è messa a gridare.
Dal balcone di un palazzo si è affacciata una donna che a sua volta ha urlato, costringendo Mon ad allontanarsi. Percorsi pochi metri, il rumeno ha preso di mira il pulmino di una ditta di pulizie i cui occupanti stavano entrando in un negozio per iniziare il lavoro. Ha aperto le portiere posteriori ed è salito sul furgone, malgrado le proteste degli operai.
Allora il rumeno è sceso e ha cominciato a minacciarli: questi si sono barricati all’interno del negozio contro il quale Mon si è scagliato, prendendo a calci e pugni la vetrina. Sul posto, nel frattempo, è intervenuta una pattuglia del nucleo radiomobile dei Carabinieri i cui militari sono riusciti a calmare l’esagitato che tra l’altro aveva cominciato ad insultarli. Lo hanno convinto a salire in auto, accompagnandolo in caserma.
Apparentemente tranquillo, al rumeno è stato offerto un caffè, visto che era intirizzito. Improvvisamente però si è nuovamente infervorato e ha ricominciato ad insultare e minacciare i militari: imboccato un corridoio, ha tentato di colpire con un pugno un carabiniere che si era affacciato da un ufficio.
A questo punto Cristinel Mon è stato immobilizzato, ammanettato e dichiarato in arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Comparso in Tribunale, ha patteggiato la pena davanti al giudice Antonio Marozzo e al p.m. Roberta Brera. Essendo incensurato gli è stata concessa la condizionale ed è stato rimesso in libertà.
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