Arezzo: immigrati assaltano gioielleria e massacrano il titolare

27-01-2012

Arezzo, 27 gennaio 2012 – E’ appena uscito dal pronto soccorso e sta andando dai carabinieri per sporgere denuncia. Non è in condizioni serie, per fortuna, Alessandro Rossi, il titolare della gioielleria di Indicatore rapinata ieri mattina da due banditi. E nonostante il comprensibile turbamento per l’accaduto, Rossi risponde volentieri alle mostre domande.

Come si sente?
«Molto frastornato. Credetemi, non è facile conservare la tranquillità dopo una rapina come quella che ho subito io».

Ce la fa a ricostruirla?
«Il negozio è composto dallo spazio per la vendita e da una stanza sul retro. Io ero lì, insieme alle mie dipendenti. Stavo lavorando al computer per sbrigare ordini e consegne, visto che noi lavoriamo molto con la vendita on line. A un certo punto c’è stato uno schianto».

E lei è corso a vedere cosa fosse accaduto…
«Esattamente. Ma mi sono trovato di fronte a un energumeno col volto coperto da un passamontagna e un mazza in mano con la quale aveva spaccato la vetrina. Non sono un fifone, gli sono andato incontro, cosa vuoi? gli ho chiesto. E gli ho dato anche una spinta. Ho preso il telefonino e ho provato a chiamare i soccorsi».

Lui come ha reagito?
«Mi si è avventato contro, c’è stata una colluttazione ma ho avuto la peggio. Tra l’altro ho un tutore al braccio sinistro perché ho subito da poco un’operazione. Così mi ha buttato in terra».

E’ finita lì?
«Niente affatto. Ha preso il casco e me l’ha tirato in testa, mi ha anche dato un calcio. Poi ha scagliato una sedia contro una dipendente e l’ha colpita al ginocchio».

Ha avuto l’impressione che i due avessero in mente di menare le mani in ogni caso, o crede sia stata solo una reazione?
«Propendo per la seconda ipotesi».

Ha fatto l’inventario di quanto le è stato rubato?
«Sinceramente non ne ho avuto il tempo, non so dire a quanto ammonti la refurtiva».

Poche migliaia di euro, parecchie migliaia?
«Di sicuro svariate migliaia. Solo gli orologi potevano valere ventimila euro».

Cosa esponeva in vetrina?
«Appunto orologi, ma anche gioielli.

A quale fascia di mercato appartiene la sua merce?
«A una fascia media».

Torniamo ai banditi: li ha sentiti parlare?
«Sì, hanno detto che ci dovevamo buttare per terra».

Che impressione ha avuto?
«Che fossero romeni, o comunque stranieri».

http://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/2012/01/27/660044-davanti_banditi.shtml

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