Algerino sequestra uomo e lo picchia, incatenato a branda

12-03-2016

Albenga – Purtroppo non è la scena di un film d’azione ma un fatto di cronaca vero, accaduto proprio ad Albenga: Sequestra un uomo perché lo ritiene colpevole di avergli ‘soffiato’ una partita di eroina e tenendolo prigioniero cerca di avere dalla fidanzata dell’ostaggio il denaro per compensare lo sgarro subito e liberarlo o di avere indietro la droga. Ma l’azione è compiuta in modo maldestro: il rapitore si addormenta, il sequestrato si impossessa del cellulare che gli era stato sottratto e con sms segnala la sua posizione alla fidanzata che denuncia il caso ai carabinieri e permette l’arresto del sequestratore. L’arrestato, per sequestro di persona e estorsione, è un algerino di 46 anni, conosciuto come Tyson, per la somiglianza all’ex pugile. Ieri l’algerino, con uno stratagemma, ha portato la sua vittima, un ecuadoriano, nell’ex convento abbandonato di Lusignano: qui lo ha picchiato, minacciato con un coltello e legato a una branda per i piedi. Nonostante avesse anche i polsi legati, l’uomo – approfittando dell’assopimento di Tyson – si è ripreso il cellulare e ha avvertito la fidanzata che ha segnalato il caso ai carabinieri permettendo l’arresto. Successivamente i carabinieri hanno fermato una seconda persona. I militari hanno fermato, nel centro storico di Albenga, un marocchino di 60 anni considerato il braccio destro del sequestratore. Secondo i militari, sostituiva l’autore del sequestro quando questo andava a prendere il cibo. Anche per il marocchino le accuse sono sequestro e estorsione. Il sequestro è durato un giorno e mezzo, cinquecento grammi, l’eroina sparita.

http://www.rsvn.it/sequestra-un-uomo-e-lo-picchia-ma-l-ostaggio-riesce-a-liberarsi.lits2c68584.htm

Albenga, EVIDENZA

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