“Aiuto, mi sta massacrando”: quotidianità nelle famiglie ‘migranti’

13-07-2013

Sesto San Giovanni, 13 luglio 2013 – Mercoledì notte una donna era stata salvata dai carabinieri dopo che il marito l’aveva minacciata e percossa davanti ai tre figli. I carabinieri erano stati richiamati nell’appartamento di via Rovani dalle urla della donna. Giovedì all’alba i militari del Nucleo operativo di Sesto San Giovanni sono intervenuti per mettere in salvo un’altra donna, di soli 23 anni, picchiata a sangue dal compagno in un’abitazione di via Torino.

Due casi di aggressione domestica in sole 24 ore fanno scattare l’allarme rosso anche a Sesto San Giovanni, per i maltrattamenti in famiglia nei confronti delle donne e dei minori. Quella stessa tragica emergenza che sta insanguinando l’Italia rischia di scivolare in tragedia anche nel Nord Milano, dove l’aggressività nelle famiglie e nelle coppie sta diventando sempre più frequente e sempre più violenta. (ndr. ovviamente non c’è nessun legame con l’aumento della presenza di famiglie di immigrati, e se lo pensate siete razzisti)

Tra accuse di stalking e arresti per vere e proprie aggressioni a scopo intimidatorio, gli interventi delle forze dell’ordine diventano ogni giorno più frequenti. Il rischio che qualcuno perda la testa tra le mura domestiche si moltiplica. Emblematico l’ultimo caso scoperto dai carabinieri giovedì all’alba. La 23enne di origine salvadoregna chiama il centralino dei carabinieri per denunciare il suo compagno che la stava picchiando. I due avevano già litigato in passato. Ma evidentemente il ragazzo, un connazionale di un anno più grande, questa volta aveva passato il segno.

In pochi minuti i carabinieri sono arrivati nell’appartamento di via Torino. In tempo per fermare l’ira dell’uomo. La ragazza era stata picchiata con violenza al volto. Aveva il viso tumefatto, ed era sotto choc per le botte ricevute. Il giovane è stato fermato. Per lui sono scattate le manette con l’accusa di maltrattamenti e lesioni. È stato condotto al carcere di Monza in attesa del processo. La vittima del pestaggio è stata invece accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale di Sesto dove è stata curata – a spese nostre – per le lesioni al volto. È stata dichiarata guaribile in 10 giorni.

http://www.ilgiorno.it/sesto/cronaca/2013/07/13/918924-violenza-donne-botte.shtml

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