Abbandonato per strada a 12 anni dal padre rom

09-11-2013

Padova
Abbandonato per strada a 12 anni: papà rom condannato dal giudice
Mattino Padova
PADOVA. Non ha provveduto al mantenimento del figlio che anzi ha abbandonato a se stesso, lasciandolo vivere in strada, senza curarsi del modo in cui il ragazzino di dodici anni si procacciava da vivere. Per queste accuse un nomade, N.J. originario di Slavonski Brod, una città della Croazia con un importante porto sul fiume Sava nella regione della Slavonia è stato condannato dal tribunale a tre anni di reclusione, oltre alle spese processuali dal giudice Elena Lazzarin.

L’indagine parte da una segnalazione del dirigente della Squadra Mobile Marco Calì che ha accertato, assieme ai colleghi del commissariato di Colleferro di Roma, che il dodicenne si trovava in totale stato di abbandono. I fatti sono del 2008 (il ragazzino è nato nel 1996).

A marzo l’adolescente è stato trovato, dopo una segnalazione di un furto in compagnia di una pregiudicata. Era stato sottoposto a rilievi segnaletici per 13 volte in diverse località d’Italia e ogni volta dichiarava generalità mai uguali. In più occasioni veniva riaffidato al padre. Più volte veniva fermato e controllato in città, affidato alle cure di una comunità d’accoglienza dalla quale fuggiva (il 16 e il 18 ottobre e il 17 novembre). «Le ripetute circostanze nelle quali è stato trovato solo, in occasione anche di tentativi di furto e in cui nessun genitore si preoccupava di andarlo a prendere in questura» scrive il giudice nelle motivazioni della sentenza «sono reati sufficienti a ritenere provato il reato di abbandono di minore, sussistendo il pericolo per l’incolumità dello stesso, in ragione anche delle situazioni nelle quali veniva fermato, integranti anche in ipotesi di reato».

 

EVIDENZA, Padova

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