16-11-2016

La banda dei “richiedenti asilo” all’assalto di P. del Bacio: spaccio 24 ore su 24

Tutti richiedenti asilo. In Italia dopo lo sbarco con i barconi. Una volta ottenuto il permesso di soggiorno provvisorio hanno fatto perdere le loro tracce dalle strutture di accoglienza che si prendevano cura di loro. Sono tutti rispuntati magicamente in piazza del Bacio a Fontivegge ben consigliati e ben riforniti di droga da un livello superiore, con base a Perugia, di connazionali.

È questa la storia svelata e fermata dalla Squadra Mobile che dal 27 settembre è stata sulle tracce di questa banda di pusher che avevano riacceso lo spaccio 24 ore su 24 ore, a cielo aperto, senza bisogno di un appuntamento telefonico con i clienti, negozio aperto direttamente sulle panchine nell’area verde di Piazza del Bacio. Con tanto di dosi eroina (di bassa qualità e pericolosa da assumere)  e marijuana (venduta a 10-15 euro a botta) nascoste nel terreno, negli anfratti dei muri e altri ripostigli di fortuna per evitare di farla sequestrare durante qualche controllo mirato.

Volumi e vecchie tecniche che hanno riportato alla memoria il passato di Perugia quando per molti era la capitale dello spaccio del Centro Italia. Da qui la decisione del capo della Mobile Marco Chiacchiera di acquisire più prove, immagini, video per tagliare la testa a questo primo livello della banda dei rifugiati dei nigeriani. Un mese e mezzo di lavoro sul campo che però ha convinto i giudici. Quattro fermi, tre arresti confermati, e altrettante espulsioni in rampa di lancio. Sono tutti ragazzi nigeriani di 20 anni. Ora si dà la caccia al livello superiore della banda. Non si può abbassare la guardia mai a Fontivegge. Il rischio è sempre alto di far ripiombare Perugia nel tritacarne mediatico alimentato dai clan stranieri della droga.

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EVIDENZA, Perugia

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