Presa a pugni e calci, e ferita a colpi di taglierino. Ad aggredirla il suo fidanzato a farlo desistere dallo sferrare ulteriori i colpi i morsi del molosso di una sua conoscente balzato addosso al trentenne che l’aveva già ferita all’occhio destro e sfregiato con la lama la tempia destra, il collo e il mento. È accaduto a Rimini, nella piazzale della stazione, la sera di domenica 10 aprile. Una trentenne è stata picchiata selvaggiamente da un coetaneo tunisino senza fissa dimora, arrestato poco dopo dalla Polizia.
Venticinque giorni di prognosi
Il suo fidanzato, la mattina dell’aggressione era riuscito a scappare. Lei, ferita e con il volto tumefatto dai pugni e dai calci aveva chiesto aiuto agli uomini della Polfer che a loro volta avevano chiesto l’intervento delle volanti della Squadra mobile. Il racconto della ragazza ha trovato riscontro nelle testimonianze di alcuni passanti che avevano assistito al pestaggio impotenti. Al loro arrivo gli agenti hanno incontrato anche un’altra ragazza che al guinzaglio aveva un cane di grossa taglia, lo stesso che aveva di fatto fermato la furia dell’aggressore. Subito dopo nella stessa mattinata di lunedì sono partite le indagini. La giovane è stata invece dimessa dall’Ospedale di Rimini ma ne avrà ancora per 25 giorni, a causa delle ferite e degli ematomi.
Violenze mai denunciate
Gli agenti hanno individuato il trentenne nella mattinata successiva all’aggressione, in una zona poco distante dalla stazione. In poco tempo hanno scoperchiato un vaso di pandora: il litigio e il pestaggio di domenica sera erano solo gli ultimi episodi di una lunga serie di violenze, sia fisiche che psicologiche subite dalla ragazza, che però non aveva mai denunciato il suo aguzzino. Che al momento dell’arresto ha pure tentato di opporre resistenza alle manette. Si trova ora in carcere a Rimini in attesa della convalida dell’arresto.
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