Migrante schiavizzava altri migranti

18-02-2021

“Braccianti stranieri schiavizzati”, arrestata una ucraina di 28 anni

Arresti domiciliari per Inna Kozak, 28 anni, ucraina, indagata nell’ambito dell’operazione “Ponos”, inchiesta dei carabinieri che – all’inizio di novembre del 2019 – fece emergere un’associazione per delinquere finalizzata alla illecita intermediazione e allo sfruttamento del lavoro, nonché violazioni delle disposizioni contro l’immigrazione clandestina. Ad eseguire l’ordinanza che dispone la misura degli arresti domiciliari – emessa dalla Procura della Repubblica di Agrigento – sono stati, nelle ultime ore, i poliziotti della Squadra Mobile. La ventottene ucraina è stata, infatti, arrestata e posta ai domiciliari.

Lo scorso ottobre, il gup del tribunale di Palermo, Rosario Di Gioia, ha condannato sei degli imputati dell’inchiesta “Ponos”, un’indagine che fece emergere uno squarciato davvero inquietante: braccianti stranieri sfruttati in campagna per 3 euro all’ora, costretti a lavorare in condizioni disumane e senza fermarsi. Le accuse contestate furono: associazione a delinquere, sfruttamento del lavoro, favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Il processo si è celebrato a Palermo dopo il conflitto di competenza sollevata dalla Procura di Palermo contro quella di Agrigento che avviò le indagini. La procura generale decise di affidare il procedimento ai magistrati del distretto in base al principio della “competenza per materia”. L’indagine ha accertato anche il caso dell’aborto di una donna costretta  a lavorare in condizioni disumane e senza fermarsi.

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Agrigento, EVIDENZA

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