Calci e pugni a coppietta per rapinarli

25-08-2020

Le Cascine: calci e pugni alla coppietta per rubare i cellulari. La polizia di Stato ha fermato due cittadini stranieri accusati di una rapina aggravata, avvenuta intorno alle 9.30 di mattina alla fermata della tramvia delle Cascine. Si tratta di un cittadino gambiano di 22 anni e di uno senegalese di 21, quest’ultimo ritenuto responsabile anche di un secondo episodio avvenuto alle 10.45 in viale Washington.

I fatti: ieri mattina due coniugi hanno raccontato alla polizia che mentre erano alla fermata della tramvia “Monni-Cascine”, improvvisamente dalla vegetazione sono usciti tre cittadini stranieri che hanno aggredito la coppia. Inizialmente hanno preso di mira l’uomo, colpendolo con violenti pugni e calci allo scopo di portargli via il marsupio con all’interno contanti e un telefono cellulare.

Uno dei rapinatori ha poi preso a pugni anche la donna intervenuta in soccorso del marito, minacciando la coppia con una bottiglia di vetro. Afferrato un secondo telefonino dalla tasca della vittima maschile, il gruppetto si è poi dileguato nel parco.

Le volanti della questura di Firenze sono subito intervenute individuando un testimone dell’episodio, un altro cittadino straniero che aveva assistito alla vicenda, richiamato dalle grida di aiuto e che era in grado di riconoscere almeno due degli aggressori.

E così è stato: nel primo pomeriggio il testimone si è ritrovato accanto i due alla fermata della tramvia ed ha subito allertato il 113. Gli agenti si sono precipitati nuovamente sul luogo del delitto dove hanno fermato i sospetti: il 21enne senegalese e il 22enne gambiano.

Nel frattempo è stato recuperato anche parte del bottino del colpo, ovvero uno dei telefonini rubati. Durante il controllo, dalle tasche del cittadino senegalese è invece saltato fuori un coltello a serramanico.

Secondo quanto emerso, quest’ultimo sarebbe stato responsabile anche di un tentativo di rapina aggravata, avvenuto sempre in zona, poco dopo l’aggressione alla coppia. Questa volta il giovane, con in testa un inconfondibile cappellino di lana con pon pon, avrebbe bloccato una donna che stava facendo attività fisica insieme al marito in viale Washington. La vittima ha raccontato di essersi trovata un coltello puntato mentre il rapinatore le intimava di consegnarle i soldi. La malcapitata però ha indietreggiato: è riuscita ad allontanarsi tra le altre persone che in quel momento erano al parco e a dare l’allarme al 113.

In attesa della convalida della misura precautelare del fermo di indiziato di delitto, i due, riconosciuti anche dalle vittime degli episodi, sono entrambi finiti a Sollicciano.“

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EVIDENZA, Firenze

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