Doveva essere una serata spensierata in discoteca, invece si è trasformata in una notte da incubo, in cui sono state aggredite dal branco e hanno subito violenza sessuale. E’ accaduto fuori da una discoteca di Porto Recanati e vittime degli abusi sessuali sono due 17enni, una dell’entroterra fermano, l’altra del Maceratese.

Due ragazze, amiche per la pelle, che avevano deciso di trascorrere la notte tra Pasqua e Pasquetta nel locale della costa marchigiana. Tutto era filato liscio, fino a quando le due non hanno iniziato a bere qualche bicchiere di troppo. Intorno alle tre del mattino, dopo aver assunto altre bevande alcoliche, una delle ragazze ha chiesto all’altra di accompagnarla fuori a prendere un po’ d’aria. E’ proprio fuori dalla discoteca che entrambe sono state prese di mira da un gruppo di giovani, alcuni dall’aspetto magrebino, che, dopo averle attirate in un luogo appartato, le avrebbero aggredite e quindi violentate.

Ferite, con le calze strappate e seminude, le due sono riuscite a chiedere aiuto e a farsi riaccompagnare a casa, tenendo per loro quel terribile segreto. Un segreto che ha resistito solo due giorni, perché una delle due è scoppiata in lacrime davanti alla madre, facendo venire a galla l’orrore di quella notte. E’ stato il genitore a chiamare l’amica della figlia e a condurre entrambe al pronto soccorso di Fermo. Le 17enni sono state subito sottoposte ad un trattamento antibiotico preventivo e quindi vistate dal medico di base e dal ginecologo.

I sanitari hanno riscontrato sul corpo i segni delle violenze subite: in particolare lividi sul collo, sulle braccia, sulla vita, graffi e abrasioni. Lesioni che non lasciano dubbi sull’aggressione subita dalle ragazze. Il loro racconto, però, anche per lo stato di shock ancora presente, un po’ per lo stato confusionale dovuto agli alcolici assunti, è risulto molto confuso e pieno di non ricordo. Sulla vicenda, coordinati dalla Procura di Macerata, indagano congiuntamente la polizia di Fermo e Civitanova Marche, che però non fanno trapelare alcun elemento sulla dinamica dei fatti e sull’identità dei presunti stupratori.

Secca la risposta del vicedirigente del commissariato di Fermo Pierpaolo Varasso: «No comment». Le indagini procedono però a ritmi serrati e già da oggi inizieranno ad essere sentiti i potenziali testimoni e le vittime.