PROFUGHI LO MASSACRANO DI BOTTE, IN COMA

06-11-2017

Svolta nell’episodio del pestaggio choc alla stazione di Lodi. Due richiedenti asilo nigeriani di 19 e 22 anni sono stati fermati dalla Squadra Mobile di Lodi con l’accusa di aver rapinato di scarpe, zaino e giubbotto e ridotto in un uomo di 35 anni, ricoverato in prognosi riservata. L’episodio avvenuto alla stazione cittadina, un luogo che sempre più fa paura. L’allarme è scattato sabato alle 22.15 quando la polizia di Stato è intervenuta per un’aggressione a scopo di rapina. Le forze dell’ordine e i soccorritori hanno trovato sul posto il 35enne, in condizioni gravissime per un trauma cranico.

Immediatamente sono scattate le indagini. Alcuni testimoni hanno spiegato di aver visto alcune persone circondare il 35enne e prenderlo a calci e pugni. Il cerchio si è stretto attorno ai due giovani. Stando a quanto emerso i sospettati erano tornati a dormire nella comunità che li ospita ed erano in possesso dei vestiti sottratti alla vittima. Il pestaggio sarebbe stato preceduto da un litigio. Domani mattina sono previsti gli interrogatori di convalida in carcere, i due non risultano avere precedenti. Oltre agli agenti sul luogo del pestaggio, sono arrivati gli operatori della Croce Rossa di Lodi e i sanitari dell’automedica che, viste le gravi condizioni dell’uomo, all’ospedale Maggiore di Lodi. Le sue condizioni sono migliorate, ma resta in prognosi riservata per il forte trauma cranico e per un altro trauma a un occhio.

EVIDENZA, Lodi

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