Milano, migrante strangola la moglie per strada

29-07-2017

Per due anni ha tenuto tutto dentro. Ha fatto finta che tutto andasse bene per la paura, forse la convinzione, che le cose potessero anche peggiorare. Venerdì, invece, dopo l’ennesima violenza, ha trovato il coraggio di denunciare quel compagno che le aveva reso la vita un inferno, facendolo finire in manette.

Un uomo di ventinove anni – un cittadino romeno con precedenti per lesioni, tentato omicidio, associazione per delinquere, porto abusivo di armi e sfruttamento della prostituzione – è stato arrestato venerdì pomeriggio dalla polizia con l’accusa, l’ennesima, di maltrattamenti in famiglia.

A chiedere aiuto agli agenti, poco prima delle 18, è stata proprio la sua compagna, una donna uruguaiana di quarantacinque anni.

Il ventinovenne – stando a quanto accertato dai poliziotti – aveva appena cercato di strangolarla in strada – in via Wildt – e le aveva fatto perdere i sensi.

A quel punto, appena si è ripresa, la donna ha chiesto aiuto a un passante e ha chiamato il 112, con gli agenti che sono subito arrivati sul posto e hanno arrestato il compagno violento, che è stato anche denunciato a piede libero per il reato di lesioni.

La donna è finita invece al Policlinico dove si trova tuttora ricoverata e dove è stata sottoposta a una tac al collo e al torace. Proprio dalla sua camera d’ospedale, la vittima ha formalizzato la denuncia contro l’uomo e ha raccontato ai poliziotti che i maltrattamenti andavano avanti ormai da due anni, da quando la coppia si era formata.

Lo scorso 24 luglio, ormai stremata e “cancellata” psicologicamente, la quarantacinquenne aveva cercato di uccidersi intossicandosi con una dose massiccia di farmaci. Fortunatamente, i medici del Niguarda erano riusciti a salvarle la vita.

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EVIDENZA, Milano

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