TORINO, NIGERIANO ESCE DI GALERA E VIOLENTA 15 ENNE ITALIANA

11-04-2017

Arrestato, scarcerato con obbligo di presentarsi in caserma e ri-arrestato per violenza sessuale su una minorenne. Matthew E. 26 anni, origini nigeriane, regolare in Italia con permesso di soggiorno rilasciato da tempo, era finito in manette per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Aveva ferito due carabinieri di Moncalieri chiamati in fretta dai residenti di via San Giovanni Bosco, a borgo San Pietro, perché sentivano urla provenire dall’alloggio di Matthew. Aveva aggredito i militari, ma non solo. Una sua amica, Roxanne, di 21 anni, ex prostituta, uscita dalla schiavitù, aveva denunciato di «essere stata presa a calci e pugni perché – ha detto – Matthew voleva costringermi a vendermi sulla strada».

Nell’udienza di convalida del fermo avvenuta lo scorso 8 aprile, l’arresto è stato confermato, ma l’uomo è stato scarcerato con la prescrizione dell’obbligo di firma. Si è presentato in caserma in serata – intorno alle 22 rispettando per la prima e unica volta le consegne dei giudici. Quarantotto ore dopo è finito di nuovo in manette. Stavolta l’accusa è molto più pesante della prima: violenza sessuale ai danni di una minorenne – una studentessa di 15 anni di Moncalieri – avvenuta sempre in via San Giovanni Bosco, dove l’uomo vive in affitto da qualche mese. Lei stava passeggiando con il suo cagnolino. Lui, come già una volta, ha aggredito i militari: uno è finito in ospedale con prognosi di 6 giorni. Ma soprattutto è accusato di aver «palpeggiato» la giovane. Le urla della ragazza hanno richiamato l’attenzione dei vicini che hanno chiamato il 112. Stavolta l’uomo è rimasto in carcere. Le accuse sono più pesanti, lo aspetta un processo che potrebbe costargli una condanna severa.

La studentessa – 15 anni compiuti da poco – ha raccontato ai carabinieri: «Quell’uomo mi ha avvicinata facendo finita di parlare al telefono e mi ha messo le mani addosso. Ero terrorizzata, non riuscivo a reagire, ma ho trovato la forza di gridare. C’era un mio conoscente affacciato al balcone e gli ho urlato di chiamare i carabinieri. Ma quell’uomo continuava a starmi addosso. L’ho implorato di smetterla finché non ho trovato la forza di scappare per rifugiarmi a casa» . Gli investigatori stanno ora indagando per capire di più sul passato di questo ragazzo che ha un regolare permesso di soggiorno e fino a pochi giorni fa risultava sostanzialmente incensurato. Anche l’alloggio in cui vive in via San agio vanno Bosco ha un contratto di affitto capestro. Gli utilizzatori risultano marito e moglie di Moncalieri che da mesi non pagano l’affitto e sarebbero spariti. Non è escluso che l’aggressore abbia agito sotto l’effetto di droghe.

http://www.lastampa.it/2017/04/11/cronaca/arrestato-e-messo-allobbligo-di-firma-violenta-una-minore-cM1G9wH8EeldAdRtO79AmK/pagina.html

EVIDENZA, Torino

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