ALGERINO SPACCA LA TESTA A MADRE: SBATTUTA RIPETUTAMENTE CONTRO PAVIMENTO

25-10-2016

Uccide la madre di botte in via Savoia a Milano, l’arresto

Le urla e colpi secchi, come tonfi. L’uomo che ha telefonato al numero di emergenza 112 non aveva dubbi: nell’appartamento al quarto (e ultimo) piano di quella palazzina popolare in via Savoia 4, quartiere Stadera, stava succedendo qualcosa di grave. E, purtroppo, aveva ragione. Un uomo di 34 anni stava consumando la sua violenza contro la madre, con cui viveva.

Quando i carabinieri del nucleo radiomobile sono arrivati sul posto, dal pianerottolo hanno sentito gli ultimi tonfi. Hanno suonato ripetutamente il campanello e bussato alla porta ma non hanno ricevuto risposta finché i rumori non sono cessati. Poi un uomo ha aperto ai militari. Era l’italo-algerino H.B.: completamente sporco di sangue, non ha opposto resistenza ai carabinieri ma, dapprima, è rimasto davanti alla porta come se non volesse far loro vedere cosa c’era all’interno.

In una delle due camere da letto del trilocale c’era il corpo di una donna in fin di vita, in un lago di sangue, riversa per terra. Prima che i militari si avvicinassero, il 34enne ha fatto per continuare ad infierire su di lei. Si trattava della madre, un’algerina di 64 anni. Operaia di professione, di fatto manteneva lei il figlio, attualmente disoccupato e con svariati precedenti per reati contro il patrimonio.

L’uomo l’aveva picchiata ripetutamente e, soprattutto, le aveva preso la testa per sbatterla più volte contro il pavimento di marmo. Questi erano evidentemente i tonfi uditi dal vicino di casa. I sanitari del 118 si sono precipitati in via Savoia e hanno cercato di rianimare la 64enne sul posto, ma senza successo: la donna è spirata alle 2.10 di notte. Il figlio è stato arrestato e si è trincerato, per ora, nel silenzio più totale.

I vicini di casa hanno confermato che, di tanto in tanto, sentivano i litigi, ma niente che potesse far presagire un finale così drammatico. E le forze dell’ordine non erano mai intervenute nell’alloggio per sedare liti. Conoscevano però H.B. per i suoi precedenti, il primo dei quali risale al 1999. L’algerino è piuttosto conosciuto nel quartiere.

Le indagini, coordinate dal pm Cecilia Massena, si concentreranno ora sul movente dell’atroce delitto. Si presume comunque che all’origine vi siano dissidi familiari, magari mai sopiti. Il 34enne, di sicuro, non era né sotto l’effetto dell’alcol né di sostanze stupefacenti.

Potrebbe interessarti:http://www.milanotoday.it/cronaca/omicidio-madre-via-savoia.html

EVIDENZA, Milano

RSS Feed Widget

Lascia un commento