Stupro, preso il secondo Rom aguzzino: nascosto in campo nomadi Comune

30-05-2016

I carabinieri della Stazione di Roma Appia, coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina, hanno chiuso il cerchio sul caso dello stupro del Prenestino, avvenuto lo scorso 6 maggio. Dopo serrate e incessanti ricerche è stato infatti catturato il secondo uomo, anche egli romeno, di 26 anni. L’uomo è ritenuto coinvolto nel sequestro di persona, violenza sessuale e rapina ai danni di una ragazza di 26 anni, in via Teano. Il 26enne è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto che dovrà essere convalidato dal Gip del Tribunale di Roma.

Subito dopo la denuncia della ragazza, a seguito di un’irruzione in una baracca nascosta nella vegetazione nei pressi di via Teano, gli stessi Carabinieri avevano già fermato un uomo di 33 anni coinvolto nella vicenda. Dal racconto della ragazza è emerso un ruolo da protagonista nei violenti fatti da parte di un secondo uomo che nel frattempo si era dileguato. Sin da subito, i Carabinieri della Stazione di Roma Appia, coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina sono riusciti a dargli un volto ed un nome.

Mediante anche l’utilizzo di attività tecniche e di un elicottero, dopo aver battuto l’intera area della baraccopoli istituzionale di via Candoni dove aveva trovato rifugio, i Carabinieri lo hanno fermato all’interno di una baracca. Nella sua disponibilità è stato trovato anche un indumento, indicato dalla vittima in denuncia come indossato durante la violenza, che è stato repertato e sequestrato.

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Crimini Immigrati, Roma

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