Donna sequestrata da profughi in centro accoglienza: “Soldi o non esci”

24-12-2015

FOSSACESIA. Ha chiuso la responsabile del centro di accoglienza dentro una stanza, per farsi consegnare i soldi della mensilità. La donna è riuscita a contattare i carabinieri che l’hanno liberata poco dopo. Per il giovane rifugiato è scattato l’arresto. Saidy Kebba, 19 anni, del Gambia, adesso è agli arresti domiciliari. Questa mattina ci sarà l’udienza di convalida nel tribunale di Lanciano.
Non è la prima volta che l’atteggiamento del giovane, arrivato a Fossacesia lo scorso settembre, richiede l’intervento delle forze dell’ordine. Anche ieri mattina, intorno alle 9,10, ha accolto la responsabile del Centro Sprar in piazza Del Popolo, che ospita rifugiati politici da quasi due anni, con urla e insulti. Kebba voleva dall’operatrice la somma che, mensilmente, spetta ai rifugiati per i lavoretti sociali che fanno per la comunità. Il giovane ha iniziato a inveire contro la responsabile, fino ad arrivare a spingerla nel suo ufficio e a barricare la porta d’accesso con un armadio.
Chiusa nell’ufficio, l’operatrice è riuscita comunque a chiamare il 112. Intorno alle 9,30 nel centro di piazza Del Popolo sono arrivate le pattuglie dei carabinieri di Fossacesia e del Nucleo operativo di Ortona, insieme alla collega della responsabile. La donna è stata così liberata.
Per Kebba, che non si era allontanato dal centro di accoglienza, è scattato l’arresto con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione. Il giovane è stato posto agli arresti domiciliari nella stessa struttura di accoglienza. Probabilmente questa stessa mattina comparirà davanti al giudice del tribunale di Lanciano per l’udienza di convalida dell’arresto. Dell’episodio è stata informata, come pressi, la Prefettura, che ha competenza su questo tipo di strutture.
Non è la prima volta che nel Centro Sprar di Fossacesia si verificano problemi con i profughi che vi trovano accoglienza dal febbraio 2014. Lo scorso ottobre quattro ospiti del Gambia -tra cui pare figuri lo stesso Kebba- si erano ribellati alle regole della struttura, inveendo contro gli operatori.
Nel centro di accoglienza erano dovuti intervenire prima

i vigili urbani e poi carabinieri e polizia. C’era voluto non poco tempo per rintracciare i quattro, che nel frattempo si erano allontanati dall’edificio, e ristabilire la calma nel centro di piazza Del Popolo.

http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/2015/12/23/news/sequestrata-nel-centro-di-accoglienza-1.12669243

Chieti, EVIDENZA

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