Coppia mista esige sconto, e si presenta con la spranga

19-11-2015

PRADAMANO. Il loro non voleva essere un furto vero e proprio. Per portarsi a casa quella merce, Ciro Baratto e sua moglie Negra Cruz Liriano, pugliese di 55 anni lui e dominicana di 51 anni lei, residenti a Udine, erano disposti a pagare.
Non tutto, però. Avrebbero infilato nel carrello ciò di cui avevano bisogno e, prima di arrivare alla cassa, si sarebbero regalati uno “sconto” sul prezzo finale. Come? Staccando i codici a barre e sostituendoli con altri relativi a prodotti meno costosi.
Qualcuno, però, li ha scoperti e loro, per farla franca lo stesso, hanno reagito afferrando un spranga di ferro e scagliandosi contro il personale che li inseguiva. Risultato: manette ai polsi e processo per consorso in rapina e, la sola donna, anche per lesioni personali e porto di oggetto atto a offendere fuori da casa. Processo che si è concluso ieri con la condanna di entrambi.
L’episodio risale al 26 maggio 2014 e a ricordarselo sono tutti coloro che, in quel momento, si trovavano al supermercato Bennet di Pradamano. Davvero di scarso valore gli articoli che la coppia aveva deciso di acquistare: un avvitatore a batteria da 39 euro e fatto passare a soli 4,65 euro, cioè il costo di un disco grin ferro, un tappeto modello Georgia da 14,90 euro e spacciato per una candela profumata da 2 euro, una tovaglia in pvc da 6,90 euro, sulla quale erano riusciti ad apporre l’etichetta di un piatto fondo da 3,90 euro.
Per un totale pagato di 10,55 euro. Troppo poco, per non insospettire la cassiera e avvertire immediatamente la responsabile del supermercato.
Da qui, il tentativo di bloccare i due truffatori e la loro reazione violenta, dapprima cercando di sottrarre a un anziano cliente il bastone – vanificato dalla sua fiera opposizione – e, poi, afferrandone un altro in uno stand e scagliandosi con quello e con la spranga in ferro prelevata subito dopo dal bagagliaio della loro autro contro gli inseguitori. Le uniche lesioni accertate, però, sono quelle cagionate dalla sola Cruz: i graffi procurati all’addome di un uomo con una chiave appuntita e il livido all’avambraccio sinistro dovuto al pugno inferto a un altro inseguitore.
Al termine del processo celebrato con rito abbreviato, il gup di Udine, Francesco Florit, ha derubricato il reato in tentata rapina – come chiesto dal difensore di Baratto, avvocato Massimo Cescutti, che ha insistito per un ridimensionamento della ricostruzione dei fatti – e concesso a entrambi le attenuanti generiche a fronte di una precedente offerta di risarcimento,

infliggendo la pena di 1 anno di reclusione all’uomo e di 10 mesi (sospesa con la condizionale) alla donna, difesa dall’avvocato stabilito Patrizia Schiratti. Il pm Lucia Terzariol aveva chiesto la condanna a 4 anni e mezzo per lui e 3 anni e mezzo per lei.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/11/18/news/minacce-con-spranga-al-bennet-coppia-condannata-per-rapina-1.12467327?refresh_ce

Crimini Immigrati, Udine

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