Pensionati sgozzati: profugo del Cara di Mineo arrestato, sangue sui vestiti

30-08-2015

AGGIORNAMENTO:

(ANSA) – CATANIA, 30 AGO – E’ stato fermato per omicidio l’ivoriano di 25 anni sospettato di avere ucciso Vincenzo Solano, 68 anni, e la moglie Mercedez Ibanez, di 70, nella loro villa di Palagonia. Il provvedimento della Procura di Caltagirone è stato eseguito dalla polizia di Stato. L’uomo ha indossato i vestiti di Vincenzo Solano, dopo averlo ucciso, visto che i suoi vestiti erano macchiati di sangue. Il riconoscimento degli indumenti è stato fatto dalle figlie delle vittime.

http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2015/08/30/coniugi-uccisi-fermato-livoriano_b3f37298-558c-4c4b-82a5-2ceaf649bc84.html

Un duplice omicidio è stato scoperto dalla polizia che stava indagando su un telefonino apparentemente rubato. Una coppia di 70enni è stata trovata morta domenica nella sua casa di Palagonia (in provincia di Catania, a 35 km dal capoluogo). Le vittime sono Vincenzo Solano, 68 anni e Mercedes Ibanez una donna spagnola di 70 anni. L’uomo è stato sgozzato, la donna è stata lanciata dal balcone. La coppia ha due figlie, una residente in paese e una nel Nord Italia: proprio telefonando a lei, l’ultimo numero dell’elenco, la polizia ha ottenuto l’indirizzo della coppia. Il movente del duplice omicidio sarebbe una rapina avvenuta nella notte.

L’uomo fermato per ricettazione

Gli agenti avevano rinvenuto il cellulare sospetto, un computer e una videocamera nel borsone di un ospite del Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Mineo, distante meno di 10 km dalla casa del delitto. Una pattuglia si è quindi recata dal proprietario del telefonino a Palagonia per accertamenti e ha fatto la tragica scoperta: prima il corpo della donna in cortile, poi quello dell’uomo. Sono in corso controlli sull’uomo già fermato per ricettazione, un migrante ivoriano.

Controlli costanti

Il Cara di Mineo ospita diverse migliaia di persone e la polizia effettua controlli ai varchi costantemente. L’uomo aveva con sé il borsone nel quale sono stati trovati le apparecchiature, per le quali non è stato in grado di fornire la spiegazione. Così sono scattati i controlli sul telefonino, e la successiva visita al domicilio del proprietario.

Le indagini

Sul posto sono arrivati investigatori della squadra mobile della Questura di Catania e del commissariato della Polizia di Stato di Caltagirone per le indagini del caso. L’inchiesta per il duplice omicidio è coordinata dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera. La coppia era stata per tanti anni a lavorare in Germania è da circa 10 era rientrata in Sicilia, a Palagonia. Davanti all’ingresso della casa una targa in ceramica di Caltagirone c’è scritto «Villa Solano 211». E c’è grande sgomento in paese per la morte dei due coniugi. «Sono sconvolto da questa tragica vicenda», dice ai cronisti un vicino di casa della famiglia Solano. In via Palermo, strada che taglia in due il paese della Piana di Catania, c’è un sole cocente e poche persone davanti alla villa. Alcuni automobilisti rallentano e poi vanno subito via. «Li conoscevo bene – aggiunge il vicino – erano persone perbene, assolutamente tranquille. Ieri sera fino all’una e mezza era tutto come sempre. Stamattina verso le 9 è arrivata una macchina dei carabinieri e abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava, ma non potevamo immaginare mai che fosse una cosa così tragica. Abbiamo sentito dire – aggiunge – che possa essere coinvolto un extracomunitario, qui se ne vedono moltissimi, ma non era mai successa una cosa del genere».

http://www.corriere.it/cronache/15_agosto_30/lui-sgozzato-lei-giu-balcone-coppia-assassinata-catanese-907fd578-4f02-11e5-ad01-b0aa98932a57.shtml

Vedrete, diranno che ha trovato telecamera e telefono per caso.

Catania, EVIDENZA

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