ROMA: GHANESE ESCE DA CASSONETTO E PRENDE DONNA A SPRANGATE

01-06-2015

Inizia male la mattinata a Roma, con una 29enne aggredita a sprangate a La Storta, mentre si recava a lavoro. I carabinieri hanno arrestato un cittadino del Ghana di 37 anni senza fissa dimora, ritenuto responsabile dell’agguato. L’uomo si era nascosto dietro un cassonetto della spazzatura e avrebbe aggredito la donna, senza apparente motivo. Il fatto è avvenuto intorno alle 5 in via Cassia, all’altezza del civico 1780, proprio davanti la caserma della stazione La Storta. La ragazza è stata soccorsa dall’ambulanza e portata al San Pietro dove è in osservazione e non è in pericolo di vita. L’uomo, accusato di lesioni personali aggravate, sarà giudicato in mattinata con rito direttissimo.

Dopo l’aggressione, alcuni residenti del quartiere si sono riversati in strada. Tra loro anche i cittadini del comprensorio di Casale San Nicola, in presidio da oltre un mese, per protestare contro l’ipotesi dell’arrivo di un centinaio di profughi nell’ex scuola Socrate. “Quanto accaduto è grave” dice Alberto Meoni del Comitato “e prefigura i rischi che il quartiere correrebbe se si desse il via libera al centro di accoglienza. Siamo in piazza per far capire ai residenti di questa zona cosa potrebbe accadere con l’arrivo di 100 migranti in un sito isolato e non idoneo ad ospitare un così alto numero di profughi com’è appunto il nostro comprensorio, abitato solo da 250 famiglie“.
“Il Comitato Casale San Nicola, che rappresenta gran parte dei residenti del comprensorio tra La Storta e l’Olgiata dove sorge l’ex scuola Socrate” prosegue Meoni “ha sempre denunciato la non idoneità del sito scelto con un bando della prefettura perché isolato, senza rete fognaria, con una fossa settica non sufficiente e con le strade per raggiungerlo senza illuminazione e soprattutto private, tanto che abbiamo anche presentato una diffida per lo scarico di responsabilità se dovesse accadere qualcosa. Le 250 famiglie del quartiere, pari a circa 600 residenti, da un mese oramai hanno dato vita a un presidio permanente contro questo centro di accoglienza profughi e hanno già bloccato la via Braccianese e la via Cassia nei giorni scorsi per far sentire la loro voce a tutti i residenti della zona. La nostra è una protesta pacifica” aggiunge Alberto Meoni “vogliamo che tutti i residenti, i cittadini di questo quartiere comprendano che non possiamo permetterci di ospitare un centro di accoglienza profughi in un’area già in difficoltà”.

http://newsgo.it/2015/06/romena-aggredita-a-sprangate-a-la-storta-da-un-ghanese-proteste-dei-residenti/

EVIDENZA, Roma

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