Ruba bici, liberato: si allontana da tribunale su altra bici rubata, di nuovo libero

15-05-2015

Arrestato per furto di bici, fermato su un’altra bici rubata poche ore dopo il processo

La cronaca nera talvolta può sfociare nel cabaret. Non può infatti che strappare un sorriso disarmante quanto accaduto ieri a Modena, dove un cittadino tunisino è stato fermato in sella ad una bici rubata, poco dopo essere uscito dal Tribunale dove era stato processato per direttissima, proprio per il furto di una bicicletta.

La surreale vicenda ha avuto come protagonista il 31enne nordafricano, già noto per furti e spaccio, arrestato martedì sera dopo che aveva tranciato la catena di una bicicletta legata in Corso Duomo. Dopo una notte in cella, il ladro è stato accompagnato in tribunale per il giudizio direttissimo, dove il giudice lo ha condannato ad un anno e 6 mesi di reclusione. Ma, nonostante i suoi precedenti, la pena è stata sospesa ed il tunisino è tornato in libertà.

Sono passate solo poche ore quando, alle 16.50, gli agenti della Volante sono stati chiamati a intervenire in Corso Canalgrande per un furto di bici avvenuto nei pressi della biblioteca Delfini, dove alcuni testimoni avevano segnalato quattro stranieri alle prese con i velocipedi parcheggiati alle rastrelliere. Poco distante la Polizia ha intercettato proprio il 31enne appena “licenziato”, in sella ad una Fausto Coppi di colore bianco.

Lo straniero ha candidamente ammesso che la bici gli era stata passata da un conoscente che l’aveva rubata e doveva servire come merce di cambio per alcune dosi di droga. Tanto è bastato per rispedirlo davanti al giudice rivedere la sua pena? Forse, chissà, in futuro. Per ora il magrebino è stato denunciato a piede libero per ricettazione e congedato dagli agenti in attesa del prossimo rendez-vous.

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EVIDENZA, Modena

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