Aggredita e presa a sassate una vigilessa mentre era in servizio al campo nomadi di via Salone, al Casilino. E’ accaduto intorno alle 14 di questo pomeriggio quando la donna era in servizio per il controllo dei camion in entrata e in uscita dalla zona. Alcuni residenti delle baracche però hanno cominciato a protestare fino a arrivare a tirare sassi e sampietrini contro i caschi bianchi in servizio. La vigilessa, R. D. di 40 anni, ha cercato di difendersi e di schivare i sassi ma è stata comunque colpita a una spalla. Trasportata all’ospedale San Camillo, i medici hanno riscontrato ferite guaribili in 5 giorni.
Al campo nomadi, per garantire il normale svolgimento delle attività di controllo, è stata inviata una seconda pattuglia. Gli agenti arrivati sul posto hanno quindi proceduto con le verifiche del caso anche se al momento non è stato ancora possibile rintracciare i responsabili dell’aggressione.
Intanto, sulla vicenda è scoppiata la polemica sulla sicurezza per gli agenti della polizia Municipale: “Il comando generale della polizia municipale continua ad eludere ogni forma di richiesta circa la sicurezza degli agenti in servizio, in luoghi ritenuti di alta pericolosità” l’accusa del segretario dell’Ospol (Organizzazione sindacale polizie locali), Luigi Marucci. Che poi aggiunge: “Nonostante le nostre richieste infatti, agli agenti non sono stati ancora forniti strumenti protettivi come il giubbotto antitaglio, il casco protettivo, i guanti rinforzati e la dotazione dello sfollagente di reparto”.
Infine, il segretario dell’Ospol sottolinea che “il sindacato indica quali responsabili della sicurezza del personale della polizia Locale direttamente il Campidoglio e il comando del Corpo che, sebbene a conoscenza dei pericoli in cui incorrono gli agenti durante detti servizi, si ostinano a comandarli nei suddetti campi Nomadi, in servizi palesemente delicati e pericolosi privi di quel minimo di tutela contro le aggressioni”.
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