Marocchino tenta di strangolarla

15-12-2014

Ubriaco e sotto l’effetto di stupefacenti. Del tutto fuori controllo. Paura per una giovane quando all’improvviso non si è trovata davanti suo marito, bensì una belva. Capace solo di usare la violenza al posto del dialogo. Così in un appartamento di via Miranese è andata in scena l’ennesima aggressione nei confronti di quella ventenne catapultata ormai da troppo tempo nell’incubo. Il suo compagno la strattona, la colpisce, alla fine le mette le mani al collo. Stringendo la morsa finché, con la forza della disperazione, la giovane non riesce a divincolarsi dalla presa. Non era la prima volta che il coniuge, un 24enne suo connazionale marocchino, la trattava come un oggetto e sfogava le proprie frustrazioni su di lei.

Tutto andava bene per sbottare, per offendere e alla fine alzare le mani. Al punto che la giovane aveva già deciso di rivolgersi a un centro anti violenza e nei prossimi giorni avrebbe dovuto avere il primo colloquio. Nel suo passato non ci sono stati regali o fiori, bensì coltelli puntati dritti verso di lei perché magari il pranzo non era ancora pronto, o per qualsiasi altro futile motivo che aveva fatto scattare il compagno, alle prese con problemi di stupefacenti e incline pure all’alcol.

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EVIDENZA, Venezia

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