Badante chiude anziano in cantina e organizza festini

26-11-2014

PORDENONE – A segnalare ai Vigili urbani quel sospetto viavai di persone nella palazzina in centro città erano stati alcuni condomini. Cosa accadeva in quell’appartamento era un mistero. E per svelarlo agenti della Polizia di Stato e Vigili urbani hanno dato vita a servizi di appostamento e controllo nei pressi del piccolo condominio.

Tanto è bastato per accertare che in quell’appartamento viveva un uomo, accudito da una badante. E che sorpresa per i poliziotti scoprire che la donna che lo assisteva era una loro vecchia conoscenza: Avila Emilia Izquierdo, 45 anni, cittadina colombiana con un passato alle spalle fatto di condanne per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Tre anni fa il questore non aveva concesso alla donna il permesso di soggiorno e, quindi, Izquierdo avrebbe dovuto lasciare l’Italia subito dopo. Ma la donna non solo era rimasta in città, aveva anche circuito un uomo e si era fatta “assumere” come badante. Di fatto, però, di accudire l’uomo non se ne parlava affatto.

La quarantacinquenne era più incline a vestire i panni della padrona di casa e invitare amici e conoscenti nell’abitazione che considerava ormai sua. La polizia ritiene che potrebbe aver dato vita a altri giri di prostituzione, senza che il padrone di casa lo sapesse. Infatti è stato anche appurato che l’uomo, quando arrivavano “ospiti”, era costretto a dormire nello scantinato. E per legalizzare questa “unione” malsana, la colombiana aveva già pronte le carte per unirsi in matrimonio e ottenere quindi il diritto a rimanere in Italia. Ma il piano non ha funzionato fino alla fine e la donna, colpita da un decreto di espulsione emesso dal prefetto di Pordenone, venerdì scorso è stata accompagnata su ordine del questore alla frontiera aerea di Milano Malpensa.

http://www.ilmattino.it/PRIMOPIANO/CRONACA/badante-chiudeva-chiave-anziano-cantina-pordenone-prostituzione/notizie/1033305.shtml

 

EVIDENZA, Pordenone

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