Rom chiedeva elemosina: in tasca carta di credito e iPhone

22-03-2014

TREVISO – Chiedeva l’elemosina poco fuori dal centro storico, vestito di stracci e col cappello in mano, ma aveva cellulare e carta di credito in tasca. È stato fermato venerdì mattina dalla polizia locale di Treviso un giovane di nazionalità romena: prima gli agenti l’hanno identificato e registrato nel data base dei controlli cittadini; poi gli hanno staccato la consueta sanzione per chi viola, in città, l’ordinanza antiaccattonaggio. La differenza con altri episodi è che, stavolta, le prove della “truffa” sono particolarmente evidenti.

«Potrebbe essere legato a una delle associazioni malavitose che stiamo cercando di allontanare dalla città con controlli sempre più frequenti e rigorosi – spiega il vicesindaco Roberto Grigoletto -. Il nostro impegno per debellare il fenomeno crescente dell’accattonaggio, garantendo la sicurezza dei cittadini, mira anche a sconfiggere il racket che si nasconde dietro a certi soggetti, che arrivano a Treviso perché legati ad organizzazioni criminali». Nelle scorse settimane, sempre nell’ottica dei controlli della polizia locale di Treviso, era stato sanzionato anche un finto invalido che esibiva difficoltà di deambulazione davanti ai trevigiani, ma raccolta l’elemosina e girato l’angolo rivelava essere in buona salute. Dall’inizio del 2014 le sanzioni per accattonaggio molesto nel capoluogo sono già 120.

EVIDENZA, Treviso

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