Perugina, 20 anni, costretta a prostituirsi nel covo di ladri e spacciatori immigrati

15-03-2014


Il Messaggero

PERUGIA – Microcosmo dell’illegalità, concentrato nei pochi metri quadri di un appartamento in via Campo di Marte: é quanto scoprono gli investigatori della seconda sezione della squadra mobile facendo irruzione in un condominio. Droga, furti e prostituzione: quella esercitata da una perugina di 20 anni.

I poliziotti, diretti sul campo da Roberto Roscioli e coordinati dal capo della squadra mobile Marco Chiacchiera, danno seguito alle segnalazioni dei residenti su troppi movimenti sospetti all’interno di quell’appartamento. Quello che trovano nel corso del blitz é sorprendente: c’é una stanza chiusa a chiave all’interno della quale un tunisino, giá conosciuto, si sta disfacendo di 10 grammi di eroina ma non riesce a buttare via il classico bilancino per confezionare le dosi e soprattutto mille euro in un armadio.

Altra stanza, altra situazione: un moldavo ventenne in compagnia di arnesi per scasso e alcuni oggetti in oro ed orologi. Subito sono scattate le procedure per capire se e dove siano stati rubati.

Ma il peggio forse sta nella terza stanza: lei perugina di 20 anni, lui romeno di 22 e intorno «inequivocabili tracce di attivitá di prostituzione» dicono dalla squadra mobile.

Il tunisino é stato arrestato. Per gli altri, dopo l’identificazione, sono scattate tutte le procedure di controllo.

Facile immaginare: drogata, ‘grazie’ ai migranti che spacciano ovunque, finisce per ripagarsi le dosi vendendo il suo corpo.

EVIDENZA, Perugia

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