Compravano mozzarelle e simulavano malesseri per avere soldi: arrestati zia e nipote

15-01-2014

Dovranno rispondere di estorsione la zia e il nipote che ingannavano piccoli imprenditori per ottenere denaro a titolo di risarcimento. Dopo aver acquistato generi alimentari dai negozianti tornavano con la scusa che i loro parenti erano finiti in ospedale minacciando i rivenditori di chiamare i carabinieri. La denuncia di un esercente ha consentito ai militari di Campobasso di risalire ai responsabili ammanettati all’alba di oggi, mercoledì 15 gennaio.
Fingevano di avere parenti ricoverati in ospedale, vittime di malesseri dopo aver mangiato delle mozzarelle o altro, e poi minacciavano la richiesta di intervento dei Nas al titolare della rivendita dove dicevano di aver comprato i prodotti.

La tecnica era questa, ma, a seguito di un’indagine della Compagnia dei Carabinieri di Campobasso, sono stati smascherati e consegnati alla giustizia, arrestati entrambi: zia e nipote.
I dettagli dell’operazione, che ha preso spunto a settembre dalla denuncia dell’esercente, sono stati illustrati oggi, 15 gennaio 2013, nella Caserma dei Carabinieri in via Mazzini a Campobasso dal Comandante del Nucleo operativo radiomobile provinciale, il tenente Vincenzo Di Budio e dal Comandante della Compagnia di Campobasso, il capitano Roberto Petroli.

La ricostruzione paziente e scrupolosa della vicenda, per opera dei Carabinieri, ha consentito l’emissione del provvedimento di custodia cautelare da parte del Tribunale di Campobasso a carico dei due indagati, C. R. di 51 anni, ora in carcere nel capoluogo di regione e C. R. M. di 58, ai domiciliari.

Entrambi di etnia rom e già noti alle Forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.

http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=15746

Campobasso, Crimini Immigrati

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