Rom occupano le strade: incendi, aggressioni, lancio di bottiglie contro i passanti

14-01-2014


Corriere del Mezzogiorno
BARI – Bottiglie e bastoni lanciati contro le auto in transito. Cumuli di rifiuti abbandonati nel canalone. Incendi. Decine di roulotte, tende e baracche di rom hanno preso possesso di due strade del rione San Girolamo, all’altezza di via Napoli e del canalone. Una situazione che sta diventando insostenibile per i residenti di San Girolamo e di Fesca che ogni giorno chiedono l’intervento dei vigili urbani e dei carabinieri. Come racconta il presidente della circoscrizione, Dino Tartarino.«Sono innumerevoli le lettere che ho inviato e le telefonate di sollecitazione che ho fatto nei confronti delle forze dell’ordine e della polizia municipale – denuncia Tartarino – sono intervenuti, ma dopo due ore la situazione torna la stessa, anzi peggio di prima. I rom ormai si sono accampati nel quartiere, trasformandolo in un immondezzaio. Non è una denuncia razzista quella che faccio, al contrario, chiedo alle istituzioni di prevedere degli spazi per queste persone con dei servizi. Perché in questa maniera non si può andare avanti». Le due strade sono ormai occupate da decine di roulotte e camper. C’è qualcuno che ha persino costruito delle baracche improvvisate. Ogni giorno, soprattutto di sera, vengono accesi dei fuochi in strada. Tutti i rifiuti prodotti da decine di rom vengono poi gettati nel canalone. «Non so davvero cosa rispondere più ai cittadini – aggiunge Tartarino – è necessario un intervento perchè in questa maniera non si può andare avanti e il quartiere è stanco». Soprattutto i residenti di via Napoli e delle palazzine a due passi dal vecchio stadio Della Vittoria.«Ci troviamo ogni giorno – racconta la signora Maria – i rom nei portoni. Io ho paura di rientrare da sola, soprattutto quando vado in centro per la pensione. Chiedo sempre a mio nipote di accompagnarmi e tante volte abbiamo visto gruppi di rom appostarsi fuori dai portoni o anche all’interno». Nel canalone sono stati trovati anche elettrodomestici, televisori rotti. «Così non si vive – prosegue Marco, residente in viale di Maratona – i rom svuotano continuamente i cassonetti e buttano tutto per terra. L’altra sera sono passato con il motorino e mi hanno lanciato delle bottiglie contro». Altra zona presidiata dai rom è quella davanti al nuovo mercato settimanale, a due passi dall’Arena della Vittoria. «Ci devono essere controlli continui da parte dei vigili urbani – conclude Tartarino – non basta andare una volta sola e allontanarli, perchè tanto dopo due ore si ripresentano. Ribadisco, non siamo contrari ai rom, ma al fatto che debbano trasformare le strade in un porcile. E’ necessario garantire loro spazi e servizi, anche per i loro bisogni. Ogni giorno invece mi arrivano segnalazioni di gente che utilizza la strada come bagno a cielo aperto». Più volte ci sono stati interventi da parte della polizia municipale e dei carabinieri, ma a distanza di pochi giorni, anche ore, i rom hanno ripreso possesso soprattutto della stradina che collega il rione San Girolamo con via Napoli. Altro problema a Ceglie dove un campo rom sta bloccando da due mesi i lavori per il raddoppio della Bari Bitritto, un’opera che registra nel suo percorso già 20 anni di ritardo. Riavviato il cantiere, ora è fermo a causa della presenza, lungo il tracciato della nuova ferrovia, di costruzioni abusive, terreni occupati e discariche a cielo aperto. Soprattutto all’altezza di quella che sarà la fermata a Carbonara e Ceglie, nel rione Santa Rita. Le Fal hanno presentato anche un esposto in procura.

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