Prende la moglie a pentolate, poi picchia anche i carabinieri: arrestato marocchino

07-01-2014

ROVIGO – Per due volte i carabinieri sono dovuti accorrere nell’abitazione vicino a Lama Polesine dove vivono due coniugi marocchini, entrambi di 31 anni. La prima chiamata è arrivata alla centrale operativa dei carabinieri verso le 5.30 del mattino. Al telefono c’era la moglie, che chiedeva aiuto. Una pattuglia del Radiomobile ha subito raggiunto l’abitazione della coppia. Qui la 31enne ha raccontato la propria versione dei fatti, mentre non è stato possibile ascoltare quella del marito, che non si trovava lì in quel momento. I militari sono quindi risaliti a bordo dell’auto e hanno ripreso le proprie attività.

Mancavano pochi minuti alle 7 del mattino quando è arrivata una nuova telefonata al 112. Questa volta, a comporre il numero di emergenza è stato un vicino della coppia, che aveva udito provenire dalla loro abitazione urla e rumori per nulla rassicuranti.

I militari non hanno perso tempo e, secondo una prima ricostruzione dei fatti, questa volta, all’arrivo hanno trovato una soluzione cambiata rispetto al primo intervento. Cambiata in peggio. La 31enne era infatti sanguinante al capo. A causa delle lacerazione prodotte, stando alle contestazioni e ai primi esami, da colpi che avrebbe ricevuto dal marito. Armato – se così si può dire – di una pentola o comunque di una stoviglia, vibrata contro la testa della congiunta. Per quest’ultima si è reso necessario il trasporto al pronto soccorso, dove le sono state prestate le prime cure ed è quindi stata dimessa con una prognosi nell’ordine degli 8 giorni. Non ha quindi fortunatamente riportato lesioni gravi.

Nel frattempo i militari del Radiomobile della Compagnia di Rovigo si erano messi alla ricerca del marito – in regola in Italia e assolutamente incensurato – pure questa volta non presente in casa in prima battuta. È stato rintracciato poco distante dalla pattuglia, con i carabinieri che hanno avviato gli accertamenti e i controlli del caso. A questi secondo le accuse il giovane avrebbe reagito molto male. Tanto da fare scattare, sentito anche il magistrato di turno, l’arresto con l’ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale. A suo carico è stata comunque formulata anche una denuncia a piede libero per il trattamento che avrebbe riservato alla moglie.

EVIDENZA, Rovigo

RSS Feed Widget

Comments are closed.