Chiede aiuto al vicino africano: italiana stuprata brutalmente

17-10-2013

Siracusa 17 ottobre 2013 – Non proprio il vicino di casa che tutti vorremmo avere. Un cittadino della Costa d’Avorio, Traore Fouscene, 32enne sino a ieri incensurato, è stato arrestato dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Siracusa in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa poiché resosi responsabile di violenza sessuale in danno di una siracusana residente nel suo stesso condominio. Il fatto si è verificato lo scorso 09 settembre: la vittima si era recata dal vicino per chiedere alcuni euro in prestito dovendo acquistare urgentemente delle medicine per il figlio che giocando in casa le aveva nascosto il portafoglio.

traore_fousceneMai avrebbe pensato che di lì a poco la gentilezza ed il rispetto con cui altre volte in passato il Traore aveva risposto a comuni scambi di favori tra vicini sarebbero stati sostituiti da una veemente aggressione. Infatti, con la scusa di seguirlo per andare a prendere i soldi il Traore ha fatto entrare in casa la donna e, una volta giunti in camera da letto, l’ha afferrata per un braccio gettandola sul materasso per abusare di lei. La vista del sangue, dovuto ad una piccola lacerazione cagionata dall’atto, unitamente alle grida ed alla resistenza opposta dalla vittima, hanno per un momento bloccato e fatto desistere il Traore consentendo alla donna di divincolarsi e scappare di casa per rifugiarsi da un’altra vicina e chiedere i primi aiuti.

Alcune ore dopo la vittima si è recata presso gli uffici del Comando Compagnia di Siracusa per raccontare l’episodio e consentire l’avvio di un’attività di indagine, coordinata dal Sost. Proc. Dott. Antonio Nicastro, che attraverso alcuni riscontri tecnici e l’escussione di diversi testimoni ha portato in tempi brevi all’emissione del provvedimento cautelare in carcere da parte dell’Autorità Giudiziaria, pienamente concorde con le risultanze investigative. Considerata la coabitazione nello stesso condominio di vittima e carnefice, dopo l’episodio la donna è stata opportunamente seguita dai militari dell’Arma, anche in forme meno evidenti e più discrete, al fine di impedire il reiterarsi della condotta. Inoltre, prezioso supporto al suo pieno recupero è stato fornito da un centro antiviolenza di Siracusa con cui la donna è stata messa in contatto, che l’ha seguita passo passo nella vicenda assicurandole ogni tipo di supporto assistenziale. Al termine delle formalità di rito, il cittadino della Costa d’Avorio è stato associato presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa.

http://www.siracusanews.it/node/41834

Secondo la Cgil pubblicare notizie di cronaca è “razzismo”.

EVIDENZA, Siracusa

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