Padova: caccia al maniaco che bastona le donne

15-10-2013

Rapine violente: caccia al bandito tra immigrati dell’Est e balordi senzatetto
La donna tramortita a Ponte di Brenta aveva appena prelevato 500 euro. L’aggressore potrebbe essere arrivato in bicicletta

PADOVA. Aveva appena prelevato 500 euro allo sportello bancomat del Credito Cooperativo di piazza Modin poi si è diretta nella direzione opposta, verso piazza Barbato. Lungo la pista ciclabile che collega le due piazze del quartiere ha percepito una presenza alle spalle ma nulla ha potuto contro la violenta aggressione. Il rapinatore potrebbe essere arrivato in sella ad una bicicletta.
Continua l’indagine della Squadra mobile di Marco Calì per arrivare all’autore della rapina messa a segno sabato pomeriggio a Ponte di Brenta. Ieri mattina gli investigatori della questura hanno avuto tutti i dati dalla banca in questione. Sono venuti a sapere dunque che la donna, poco prima di essere aggredita, aveva prelevato 500 euro. I poliziotti hanno acquisito anche i filmati delle telecamere esterne, nella speranza che si scorga l’arrivo o la fuga del rapinatore. Domenica pomeriggio sono riusciti anche a parlare anche con Olivia Bortoletto, qualche ora dopo il risveglio nel reparto di terapia intensiva. La vittima ha confermato di aver avvertito una presenza alle spalle e ha paventato la possibilità che l’individuo sia giunto in bici.
Nessuna ipotesi certa invece sull’oggetto usato per colpire. Vicino a lei era stato trovato un mattone ma stando ai successivi accertamenti sembra che nulla c’entri con l’episodio. Il tipo di ferita e i danni causati fanno propendere più per un tubo in acciaio o una mazza di legno.
La polizia sta concentrando le ricerche in un ambito ben preciso: quello degli immigrati dell’Est, senzatetto, sbandati, gente senza fissa dimora. L’uomo che nel giro di una settimana ha colpito con il bastone tre persone alle spalle è un disperato disposto a tutto pur di recuperare denaro. Dopo questo terzo episodio la preoccupazione sale. Si teme che possa succedere ancora e che i colpi inferti prima derubare le vittime prescelte possano avere conseguenze ben più gravi.
L’attenzione è massima, gli investigatori del vice questore aggiunto Marco Calì, da sabato, sono sguinzagliati in città alla ricerca del balordo.

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/10/15/news/rapine-violente-caccia-al-bandito-tra-immigrati-dell-est-e-balordi-senzatetto-1.7927754

EVIDENZA, Padova

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