Mercedes, Porches e Ferrari nei campi nomadi di Roma

07-07-2013

 
I carabinieri al Comune «Troppi finti poveri nel campo nomadi»

Nomadi intestatari di moduli abitativi riservati a persone indigenti che possiedono invece auto di grossa cilindrata. Ferrari, Porsche, Mercedes. Un’incongruenza evidente finita sulle scrivanie dell’Ufficio nomadi del Comune dopo che i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia Eur hanno scritto al Campidoglio segnalando quanto riscontrato in una serie di controlli nel maxi insediamento di Castel Romano, sulla via Pontina, devastato da metà giugno da decine di incendi dolosi dei moduli, da risse e aggressioni. E dove venerdì scorso, per il ritardato pagamento delle bollette, è stata staccata l’acqua corrente.
Ora l’Arma chiede al Comune di verificare se sussistano ancora i presupposti che consentono ad alcune famiglie rom – composte anche da pregiudicati – di possedere le casette prefabbricate nonostante le indagini abbiano accertato che non siano bisognose d’aiuto ma dispongano invece di cospicue disponibilità di denaro oltre che di veicoli del valore di decine di migliaia di euro. In alcuni di questi nuclei familiari – una trentina di persone – ci sarebbero anche persone destinatarie di provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale.

Un nuovo scenario in un insediamento dal quale nei giorni scorsi si sono già allontanati circa 500 nomadi per occupare di nuovo le aree di campi già sgomberati, come quello della Martora (Tor Sapienza) e di Tor de’ Cenci, e dove i danni per i roghi e gli atti di teppismo ammontano a oltre un milione di euro.

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