Prima l’ha aggredita a calci e pugni, poi l’ha inseguita per casa con un coltello di venti centimetri ferendola. Nella mattina di lunedì 3 giugno un tunisino ha accoltellato la giovane convivente italiana incinta di nove mesi. L’episodio è avvenuto a Cividino di Castelli Calepio.
l’intervento dei carabinieri di Grumello del Monte che hanno soccorso la giovane italiana, ora ricoverata all’ospedale di Seriate dove è stata medicata dalle ferite: le sue condizioni e quelle del bambino non destano preoccupazioni.
La donna spaventata dalla furia del convivente è uscita sul pianerottolo di casa per chiedere aiuto, mentre l’uomo continuava a ferirle le braccia con cui la donna si proteggeva la pancia. Immediato
I militari dell’Arma hanno arrestato il giovane tunisino. Pare che a spingere l’uomo ad un atto simile fosse la gelosia nei confronti della donna.
Prima si “danno” a questi individui, definendo chi le avvisa “razzisti”, poi escono sul pianerottolo a “chiedere aiuto”. Nel frattempo generano anche creature che, come da statistiche, saranno infelici perché né carne né pesce. Nonché violente e disadattate: un problema per la società.
Ah, ovviamente queste poi ci vengono vendute come “aggressioni in famiglia”. Si, famiglia, ma mista.
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