Integrazione: pestata e umiliata per 4 anni dal marito immigrato, non era abbastanza islamica

08-05-2013

REGGIO EMILIA 08 mag 2013 – Quattro anni di violenze, di percosse, di offese. Quattro anni in cui una ragazza reggiana ha subito ogni genere di umiliazione, prima di trovare il coraggio di fuggire dalla casa che divideva con l’uomo che aveva sposato e rifugiarsi dai genitori, per poi raccontare ai carabinieri di San Polo l’inferno che aveva vissuto.

Sposi un immigrato? E' la fine che farai

L’uomo, un cittadino marocchino di 35 anni residente nel reggiano, è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia: per lui il gip del tribunale di Reggio Emilia ha disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie.  Il racconto della donna, che ora ha 23 anni, è fatta di episodi agghiaccianti, che si sarebbero ripetuti con impressionante regolarità: ogni tre giorni, per circa quattro anni, la donna veniva vessata dal marito, che voleva costringerla “con le cattive” ad abbandonare gli usi occidentali. Lei lavorava come estetista, ma lui l’avrebbe costretta a cambiare lavoro poiché lo considerava non consono alla moglie di un musulmano. Inoltre, l’avrebbe picchiata più volte usando cinghie e pentole bollenti, e avrebbe limitato la sua possibilità di telefonare alla famiglia (una sola volta alla settimana e per non più di cinque minuti). E ancora: l’avrebbe minacciata di morte, obbligata a vestire abiti più castigati, bersagliata di insulti e sputi. Tutte violenze che non sarebbero terminate nemmeno quando la donna era rimasta incinta. Dopo quattro anni di inferno, la 23enne ha trovato il coraggio di andarsene, rifugiandosi dai genitori. Ma lo choc e la paura non si sono placati nemmeno allora: dalla fuga alla formalizzazione della denuncia ai carabinieri è passato più di un mese.

http://www.reggionline.com/notizie/2013/05/08/moglie-troppo-occidentale-il-marito-la-maltratta-per-4-anni_33419#.UYpOKLXwmek

Ennesima vittima sacrificata sull’altare della “integrazione”, ideologia professata e propagandata da folli senza cervello che odiano gli italiani e in particolare le donne. No ai matrimoni misti, portatori di orrore, violenza e di quel famoso meticciato di cui parla il ministro del ministero più inutile del mondo. Si alla tutela dell’identità etnica, culturale e spirituale del popolo italiano. Che questa storia sia d’esempio per le italiane “moderne”, quelle che fanno dell’apertura al “diverso” la ragion d’essere della loro squallida ed inutile vita.

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