Madre e figlie aggredite e picchiate in casa: per 80€

03-05-2013

PESCARA – Tre donne, cioè madre e due figlie, sono state rapinate in casa, ieri sera, a Montesilvano (Pescara), da due stranieri con il volto coperto da passamontagna e con tute scure addosso, uno dei quali armato con pistola.

Il bottino è stato piuttosto magro, per la coppia di malviventi, cioè 80 euro presi da una borsa, ma le tre donne se la sono vista brutta, come hanno riferito successivamente ai carabinieri che si stanno occupando delle indagini, coordinati dal capitano Enzo Marinelli.

Le ricerche dei rapinatori in fuga non hanno avuto esito positivo.

I due malviventi si sono presentati in via Torrente Piomba verso le 22.30, quando una prima donna, 31 anni, stava rientrando a casa, dopo aver lavorato nella tabaccheria di famiglia.

Mentre era sul portoncino della villetta a schiera i rapinatori l’hanno minacciata alle spalle e l’hanno fatta entrare in casa dove c’erano la sorella di 22 anni e la madre di 63.

I malviventi hanno immobilizzato le tre utilizzando fascette da elettricista e la madre è stata anche messa a tacere con del nastro adesivo, che le hanno applicato sulla bocca.

Le sorelle sono state condotte al piano superiore dell’abitazione, in camera da letto. I banditi hanno chiesto che venisse aperta la cassaforte ma le vittime hanno spiegato che non sarebbe stato possibile, considerato che le chiavi della cassetta sono state rubate durante un furto avvenuto in passato.

I malviventi hanno provato a insistere usando le maniere forti e hanno schiaffeggiato le giovani donne, colpendo la giovane in testa con il calcio della pistola e spruzzando dello spray al peperoncino sul volto della più grande.

Mentre la madre della due era sola al piano sottostante è riuscita a liberarsi, ha raggiunto il balcone e ha cominciato a urlare chiedendo aiuto.

A quel punto i due, in difficoltà, sono fuggiti dopo aver prelevato 80 euro da una borsa. Nella corsa hanno perso il caricatore della pistola, lungo la strada, recuperato dai carabinieri che parlano di un’arma a salve.

Le vittime hanno lanciato l’allarme al 112 e le più giovani sono state medicate in ospedale.

Indagini in corso da parte dei militari dell’Arma per rintracciare la coppia, che sarebbe composta da abruzzesi.

Crimini Immigrati

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