Perugia: scontri tra bande di “nuovi italiani”, anziani terrorizzati

24-04-2013

Inserisci Titolo: Perugia, trenta ragazzini si sfidano Inserisci Link e Articolo: Perugia, trenta ragazzini si sfidano con le spranghe per gelosia

PERUGIA – «Correte, si stanno affrontando una trentina di ragazzi. Sta scoppiando una rissa». L’allarme è arrivato a polizia e carabinieri ieri sera qualche minuto prima delle sette. La gente ha chiamato, allarmata, da Castel del Piano. E tra quelle chiamate c’era anche quella del titolare di un bar che si è visto la scena da dietro al bancone. Poche minuti di tensione, ma che sono bastati per disegnare la scena della paura. Le forze dell’ordine sono arrivate utilizzando lampeggianti e sirene. C’è chi è fuggito, chi ha fatto finta di nulla. E chi è rimasto a presidiare il territorio come un vero boss. I controlli di squadra volante e reparto prevenzione crimine della polizia hanno permesso di individuare tre ragazzi di origine albanese. Sono tutti minorenni, stavano su una panchina e avevano addosso le armi per la battaglia: coltelli, tirapugni e una spranga di ferro. Quando la polizia li ha controllati non hanno fatto una piega. I poliziotti li hanno messi in auto, li hanno portati in questura e li hanno denunciati per il possesso di oggetti atti a offendere. A fine serata li hanno riconsegnati alle famiglie. Hanno tra i 16 e i 17 anni e da tempo, ormai vivono in Italia. Praticamente ci sono nati, ma questo non li rende Italiani. La polizia andrà oltre alla denuncia. Gli agenti, infatti, stanno indagando per capire i motivi che hanno portato trenta minorenni sul filo della resa dei conti in un parcheggio di periferia. Al fondo potrebbe esserci una storia di gelosia, per una ragazza contesa tra uno dei tre albanesi e lo spasimante che si è portato dietro un gruppo di amici.

Le bande di immigrati si sfidano. Gli anziani finiscono nel mirino. L’ultima storia la racconta Francesco S. In una lettera (inviata anche al sindaco Boccali e alla procura della Repubblica) arrivata in redazione che dà il polso della tensione che si vive in città. L’interlocutore del cittadino preoccupato è il sindaco: «Seguo con apprensione gli accadimenti della nostra sempre più abbandonata città che non riesce a trovare le misure per contenere la delinquenza. Torno nuovamente sull’argomento per sottolineare che bisogna mettere fine a questa insicurezza che i cittadini vivono quotidianamente e lo dico perché proprio questa mattina ho vissuto due momenti che confermano lo stato di pericolo che i perugini più indifesi subiscono costantemente. Il primo riguarda la mia persona (70 anni) che è stata minacciata con il segno del taglio della gola per ben due volte da un venditore di colore al quale avevo rifiutato l’acquisto della merce che mi proponeva o in alternativa un’offerta in denaro. Il secondo riguarda la forzatura della porta dell’abitazione di mia figlia, posto sullo stesso pianerottolo dove ho il mio appartamento, da dove sono stati asportati soldi e oggetti in oro e argento…». La lettera chiude chiedendo più controlli e meno parole. Intanto, l’altra notte, due persone sono finite in ospedale dopo due distinti lite in pieno centro. Una ragazza si è ritrovata con un braccio rotto.

http://www.ilmessaggero.it/umbria/perugia_bande_rissa/notizie/272532.shtml

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