PADOVA – Rapinati e picchiati sotto casa in via Campagnola a Padova da uno spacciatore extracomunitario perchè non hanno voluto comperare la droga da lui. La ragazza, che è stata rapinata dell’iPhone, ha diciotto anni, mentre il suo fidanzato, che ha passato tutta ieri mattina al pronto soccorso a farsi curare le ferite alla testa, ne ha ventuno. Quanto al magrebino, è riuscito a fuggire.
Ormai è accertato che dalle parti di via Savonarola si vende droga tutta la notte nei fine settimana. Gli spacciatori extracomunitari vanno a dormire soltanto quando spunta il sole, dopo aver rifornito di hascisc e di cocaina i nottambuli che ritornano dai bagordi. Ebbene, ieri all’alba i due fidanzati ritornavano da una notte passata con gli amici e volevano stare da soli. La diciottenne risiede ad Abano e il suo fidanzato ventunenne abita invece in città via Campagnola, non lontano dal centro città. Prima delle 6 avevano deciso di concludere la nottata a casa del ragazzo.
L’incontro con lo spacciatore è avvenuto in via Savonarola. Lo straniero ha offerto loro della droga. Ma i ragazzi continuavano a camminare senza rispondergli. Poi hanno svoltato in via Campagnola per rincasare, convinti che lo spacciatore smettesse di infastidirli. Ma il rifiuto ha infastidito lo spacciatore. Evidentemente, i giovani che girano in zona a quell’ora vanno solo in cerca di “sballo”. L’extracomunitario ha così afferrato per le spalle la ragazza e l’ha immobilizzata. In un attimo ha infilato la mano della sua borsa e le ha preso l’iPhone. Poi è fuggito per via Campagnola.
Il fidanzato ha tentato di difenderla, poi non si è arreso e lo ha rincorso. Ed era più energico e veloce dello spacciatore. Quando il magrebino si è reso conto che sarebbe stato raggiunto ha raccolto una bottiglia che qualcuno aveva abbandonato sul porfido. E ha reagito: lo ha picchiato in testa fino a rompere il vetro. Poi è riuscito a fuggire. Il ventunenne è rimasto stordito e il sangue che usciva dalle ferite gli scendeva sulla faccia. La coppia padovana è poi riuscita a dare l’allarme e in via Campagnola è arrivata subito un’ambulanza del Suem. Mentre lo portavano al pronto soccorso il ragazzo ha raccontato ai sanitari l’aggressione dello spacciatore. In via Savonarola e in via Campagnola sono arrivati gli agenti della Sezione volanti e i carabinieri del Nucleo radiomobile. Hanno controllato a lungo la zona. Ma era già partito il tam tam degli spacciatori e non c’era più neanche l’ombra di uno spacciatore. Il ventunenne è rimasto a lungo al pronto soccorso, dove è stato dimesso solo a metà mattinata.
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