Zingari: nel camper rolex, collane, gioielli e abbigliamento

08-04-2013

 

Modena  –  Squadra mobile e volante avevano circondato il campeggio a nord della città da alcuni minuti. Quando la banda si è riunita, intorno alle 19 e 30 di mercoledì, il blitz ha preso il via. Subito identificati in quattro. Altri due uomini sono riusciti a fuggire a piedi, poi acciuffati dagli agenti poche ore dopo. Nomadi provenienti da Liguria e Piemonte, italiani da diverse generazioni. A loro disposizione tre camper, una Subaru Impreza e una Volvo. Le due auto erano munite di un sofisticato sistema che sovrapponeva targhe clonate da altre vetture dello stesso modello a quelle originali. Gli agenti hanno subito controllato i camper, uno di questi era completamente ‘saturo’ di refurtiva. Dentro c’era davvero di tutto. Orologi Rolex da migliaia e migliaia di euro, collane e bracciali in oro, 800 capi d’abbigliamento e addirittura una piccola botte per l’aceto. In poche parole il riassunto più efficace di furti in appartamenti e negozi. Poco dopo la polizia ha trovato tutto l’armamentario necessario. Anche in questo caso, in grande abbondanza: piede di porco, accette, falso tesserino delle Poste Italiane, flessibile e un particolare arnese in acciaio ‘brevettato’ dal gruppo per spaccare in un attimo i grossi lucchetti che si trovano nelle serrande dei negozi (foto a destra).

 

SEI (due donne), età comprese tra i 20 e i 40 anni, sono stati tutti denunciati a piede libero, ma è presumibile che presto possano scattare delle misure cautelari nei loro confronti, appena si riuscirà a collegare la refurtiva ai colpi. Nella memoria dei loro navigatori ci sono varie tappe: a Modena, Ferrara e Bologna. Insieme alle denunce è stato anche firmato un foglio di via obbligatorio dal questore: non potranno più tornare per un bel po’ di tempo nella nostra provincia, mentre le loro identità sono state diramate a tutte le questure. Le indagini che hanno portato alla scoperta della banda, condotte dalla squadra mobile di Amedeo Pazzanese, rientrano nel capitolo del contrasto ai reati predatori che con la crisi sono diventati una delle principali piaghe. Si è arrivati a loro proprio dall’anomalo meccanismo che permetteva di sovrapporre le targhe nella Volvo, scoperta fatta dagli agenti in una carrozzeria in città (completamente estranea ai fatti). La polizia ha così cominciato a indagare. «Ora — spiega Pazzanese — dobbiamo capire da dove provenga la refurtiva, se era la prima volta che transitavano per Modena o meno». A una prima analisi si tratta di pendolari del furto. Soste a breve termine in città diverse da quelle di provenienza, mai in albergo o dove si possono lasciare troppe tracce.

 

LA POLIZIA ha rinvenuto un computer griffato Ferrari il cui furto è stato denunciato proprio ieri mattina da un cittadino residente a Ferrara, questo avvalla l’ipotesi che si fossero stanziati a Modena ma che poi colpissero anche in altre province. Inoltre si dovrà stabilire se possano essere ritenuti responsabili di truffe ai danni di anziani (vista la presenza del finto tesserino). Erano anche muniti di radio scanner per intercettare le comunicazioni sulle frequenze di polizia e di un particolare reagente che serve per riconoscere gli oggetti in oro.

http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2013/04/06/869515-denunciata-banda-furti.shtml

Crimini Immigrati

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