Africano rapinò e picchiò disabile: era libero non ostante un’altra aggressione

08-02-2013

Rapinò anziano su carrozzina
Arrestato un ivoriano 20enne

SCIPPATORE SERIALE. L’aggressione il 12 ottobre. Individuato dai carabinieri di Lamarmora. Da poco scarcerato per un’analoga aggressione avvenuta a Borgosatollo è agli arresti domiciliari

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Un episodio che fece clamore data l’efferatezza e per il fatto che la vittima dell’aggressione era un anziano alla soglia dei novant’anni e per giunta disabile, costretto alla carrozzina.  E’ un ivoriano di 20 anni, che vive in città con la famiglia, uno dei due malviventi che il 12 ottobre in via Pasinetti, a sud della città, aggredirono la signora Bruna, 85 anni, e il marito Mario Menta, di 88, per impossessarsi delle catenine d’oro. Prima spinsero a terra la donna che stava spingendo la carrozzina per far rientro a casa e le strapparono il monile dal collo. Poi uno dei due malviventi colpì con un pugno al volto il disabile facendolo cadere a terra ribaltando la sedia a rotelle. Prima di scappare in sella ad uno scooter nero, guidato da un complice, gli strappò la collanina d’oro. Un passante, richiamato dalle grida d’aiuto, intervenne cercando di bloccare i malviventi in fuga. Riuscì solo a strappare il sellino della moto e a vedere il faccia uno dei due banditi. Dal numero di targa della moto i carabinieri di Lamarmora sono potuti risalire al presunto autore del colpo, che è stato riconosciuto in fotografia, ma non ancora al complice, anche per il fatto che quest’ultimo indossava un casco.

SORPRESA. Chi aveva aggredito la coppia di anziani di Brescia due, provocando ad entrambi contusioni guaribili in una settimana, era da poco uscito dal carcere dopo un «soggiorno» di un mese. Scarcerato in attesa del processo. Joseph Joah Abedani era già stato arrestato dai carabinieri di Brescia per la rapina avvenuta a Borgosatollo il 24 ottobre, due settimane dopo l’aggressione al disabile. Vittima una pensionata di 76 anni che era in attesa del bus. Anche allora due i banditi a caccia di collanine d’oro. La donna reagì morsicando l’ivoriano ad una mano e rimase a sua volta contusa. Ad individuare l’ivoriano poco dopo i fatti sono stati i carabinieri del Nucleo Radiomobile guidati dal luogotenente Luigi Stargiotti. Chiuse le indagini sull’aggressione al disabile, bisognava solo rintracciare il colpevole. Dopo averlo atteso invano sottocasa, martedì il luogotenente Gianpaolo Tiberio che comanda la Stazione Lamarmora ha contattato il giovane ivoriano invitandolo a recarsi in caserma. E così è stato. Tiberio lo ha arrestato in base alla richiesta avallata dal gip Paolo Mainardi che ieri pomeriggio ha interrogato il giovane africano. Non si sa cosa sia emerso dall’interrogatorio, necessario per cercare di risalire al suo complice. L’ivoriano non è tornato in carcere. Gli è stata notificata l’ordinanza di custodia ai domiciliari. I coniugi di via Pasinetti, venuti a conoscenza dell’individuazione di chi li ha aggrediti, commossi hanno ringraziato i carabinieri di Lamarmora. Ma quella drammatica aggressione non sono ancora riusciti a dimenticarla nonostante l’affetto dei nipoti. Un incubo ricorrente quell’uomo scuro, ogni volta che escono di casa per una passeggiata temono di ritrovarselo davanti. Una paura indelebile.

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