Assalto in villa: lo Zingaro era ai domiciliari. In un Campo Nomadi…

04-02-2013

Giù le mani

Milano, 4 febbraio 2013 – «Il rapinatore che è stato colpito dall’avvocato di Parabiago era agli arresti domiciliari al campo nomadi di via Martirano». Sembra una contraddizione in termini. Un nomade costretto alla detenzione domestica in un accampamento rom. Ma così è. Via Martirano è uno dei sette campi cosiddetti «regolari o autorizzati». Fra quelli più antichi, con un centinaio di ospiti, per la maggioranza sinti di origini italiane. Uno dei siti che in questo periodo sono particolarmente monitorati dalle forze dell’ordine soprattutto dopo l’esplosione di violenza nell’insediamento di via Idro di martedì scorso. Per una faida interna, due gruppi si erano fronteggiati a colpi di pistola, e un’auto era stata data alle fiamme. L’indomani i poliziotti si erano presentati ed erano stati accolti a sassate. E torniamo al nomade fuggitivo.

Franco M. K., 29 anni, è sospettato di essere uno dei responsabili dell’assalto in villa di sabato sera a Parabiago: entrato nella casa a due piani con un complice, prima ha immobilizzato la padrona di casa, poi è salito al secondo piano e nel corridoio si è imbattuto nel marito della donna. Che, armato, gli ha sparato addosso cinque colpi. Senza ucciderlo ma mandandolo in rianimazione al San Carlo. Mezz’ora dopo l’assalto, il nomade è stato scaricato da una macchina — forse una piccola Peugeot — al pronto soccorso. Chissà cosa sarebbe accaduto se il professionista non fosse stato armato. In genere, l’obiettivo è estorcere ai padroni di casa la combinazione della cassaforte.
 

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