Ascoli, nuovo arresto per il marocchino accusato di violenza sessuale: l’ha rifatto

19-01-2013

Gli stupratori sono bestie

Ascoli, nuovo arresto per il marocchino accusato di violenza sessuale
ASCOLI – I carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Pescara hanno arrestato questa mattina Ahmed Benadi, un marocchino di 41 anni accusato di aver violentato una donna la sera del 4 gennaio scorso nella città abruzzese e averle rubato una piccola somma di denaro e un telefonino.L’ordinanza di custodia cautelare per violenza sessuale e rapina firmata dal gip di Pescara Gianluca Sarandrea è stata notificata all’uomo nel carcere di Ascoli Piceno, dove Benadi è detenuto dall’11 gennaio perchè accusato di violenza sessuale e rapina per un altro episodio avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria di San Benedetto del Tronto: vittima una donna che l’uomo ha aggredito, tentando di abusare di lei, rubandole poi il telefonino. Nel primo caso la donna (30 anni, residente in provincia di Ascoli Piceno), una volta soccorsa e trasportata in ospedale in stato di alterazione alcolica, ha riferito di conoscere Benadi e che con lui e un altro extracomunitario la sera del 4 gennaio si era recata Pescara. Qui Benadi, da tempo presente a San Benedetto del Tronto, l’avrebbe costretta ad andare in un immobile dove, mentre l’altro (non identificato) la teneva ferma, l’avrebbe spogliata, consumando un rapporto sessuale completo. I due extracomunitari se ne sarebbero poi andati dopo averle tolto alcune decine di euro e il telefonino. Le indagini hanno portato all’identificazione del presunto responsabile, che però nel frattempo era finito in manette per un altro episodio avvenuto a San Benedetto. A denunciarlo stavolta una donna di circa 40 anni, avvicinata nei giorni scorsi nei pressi della stazione ferroviaria e costretta a seguirlo in una zona appartata, una pineta piuttosto buia, dove l’uomo ha tentato di spogliarla, palpeggiandola. Le urla della malcapitata lo hanno messo in fuga ma è riuscito a sottrarle il telefonino. Benadi è stato rintracciato ed arrestato la sera stessa, un paio d’ore dopo il fatto, dagli agenti del commissariato di San Benedetto con ancora in tasca il cellulare, medicata in ospedale per lesioni guaribili in 10 giorni.

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