Pestava la moglie e la costringeva a battere

23-12-2012

 

FORLI’ – E’ uscita di casa per denunciare le minacce subìte dal marito, e alla fine ha trovato il coraggio e ha confessato tutto alla Polizia. Venti anni di soprusi, di botte e persino di “prostituzione forzata”. Al centro dei racconti, sempre il marito, un ex operaio 44enne di origine albanese. Secondo la donna, oggi 38enne, da anni residente a Forlì e madre di due figli di cui uno maggiorenne e l’altro di 8 anni, il marito connazionale l’avrebbe costretta tra il 1996 e il 1997 a prostituirsi con gli amici per incassare denaro. In quegli anni, colei che chiameremo Cristina, era arrivata in Italia per vivere insieme al consorte e padre dei suoi figli. All’epoca però era clandestina, e proprio su questa debolezza avrebbe fatto leva l’uomo, al fine di costringerla a vendere il suo corpo.

La donna, nonostante le botte e le umiliazioni, piano piano è riuscita a trovare lavoro come badante di una insegnante forlivese, dove ha imparato la lingua italiana. Finito l’incubo della prostituzione, nascosto ora da una vita apparentemente normale e tranquilla, la vita coniugale della coppia – sempre secondo il racconto di lei confermato da diversi riscontri raccolti dalla polizia – sarebbe proseguita a suon di violente liti, e minacce. Nel ‘curriculum’ delle percosse con ingresso al pronto soccorso, ve n’è una in cui la moglie ha riportato la perforazione di un timpano e vari lividi sul corpo. Eppure fino a poco tempo fa, non aveva mai trovato il coraggio di denunciare tutti quei maltrattamenti. Ad aggravare la situazione, sempre secondo l’accusa, c’era anche il fatto che l’uomo (disoccupato) giocava ai video poker, costringendo dunque la vittima a lavorare per mantenere i suoi vizi.

A spingere un mese fa la donna a varcare la soglia della Questura, è stata una sorta di escalation di violenza da parte del marito, che negli ultimi tempi la costringeva a stare chiusa in casa sotto la minaccia delle percosse. La sezione reati sessuali e contro la persona della Questura di Forlì guidata da Claudio Cagnini, ha condotto una “indagine lampo”. Nel giro di poco sono stati raccolti elementi e riscontri che venerdì hanno spinto il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Forlì, Luisa del Bianco (il sostituto procuratore della Repubblica Filippo Santangelo, il magistrato che ha richiesto il provvedimento al gip) a firmare l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di B.A. L’uomo è stato arrestato, mentre la vittima è stata collocata in una struttura protetta con i figli. Per il marito l’accusa è di maltrattamento, mentre per il reato di induzione alla prostituzione riferito a circa venti anni fa, c’è stata la prescrizione prevista dal codice di procedura penale. Per la donna in ogni caso sembra essere finito un incubo durato troppi anni.

 
http://www.romagnanoi.it/news/forlì/739869/Dopo-vent-anni-di-violenze-denuncia-il-marito.html

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