Sgominata gang d’albanesi specializzata in eroina

15-12-2012

I carabinieri hanno arrestato nove persone, tra queste alcuni corrieri magrebini Rifornimenti anche alla piazza milanese.  Affari per centinaia di migliaia d’euro

Avevano messo in piedi un giro di eroina per centinaia di migliaia di euro, facendo affari non solo in città e nella nostra provincia ma addirittura coprendo il nord d’Italia, tanto che, come è emerso nell’ultimo decisivo blitz dei carabinieri, alcuni “importatori” di altre organizzazioni erano venuti da Milano a fare rifornimenti. I militari dell’Arma, dopo una indagine condotta in due mesi da parte del nucleo investigativo, hanno assicurato alla giustizia nove persone. Il nucleo fondamentale era costituito da albanesi, a conferma che gli affari di droga, correlati quasi sempre con quelli del mondo della prostituzione, sono ormai una specializzazione per questi stranieri. Ma non sono mancati anche i soliti corrieri magrebini, organizzati con un sistema di cellulari e schede usa e getta in modo da non lasciare tracce dopo gli ordini e le consegne. Ma non sono stati tanto gli accertamenti “tecnologici” ad incastrare il sodalizio, quando i metodi e le tecniche tradizionali messe in campo dai carabinieri: ovvero i pedinamenti, gli appostamenti, i blitz in occasione di probabili scambi di merce. Una operazione che ha portato, in soli due mesi, al recupero di oltre sette chilogrammi di eroina. Eroina ancora da tagliare, che non viene iniettata ma sniffata, usata spesso per controbilanciare l’effetto euforizzante della cocaina.

I militari sono partiti dal basso, scoprendo dapprima un corriere, un 34enne tunisino che abitava in città. Si tratta di Mohamed Sboi, fornitore di eroina: venne arrestato assieme alla sua convivente dell’Est Mihaela Dimitrina Burhea: la perquisizione domiciliare portò alla scoperta di 40 grammi tra eroina e cocaina e di 500 euro in contanti.

Fu la prima pedina e da qui iniziarono gli accertamenti e i pedinamenti a Modena e in provincia. Nel mirino finisce allora un albanese: Bamush Hysi, 35 anni, nella cui casa a Rubiera c’erano nascosti 90 grammi di cocaina e quasi un chilo di eroina. I militari si rendono conto pertanto di averci visto giusto, che nella loro rete era finito uno degli spacciatori, che esisteva un giro gestito da albanesi e che il traffico era consistente. Cosicché viene sorpreso un altro correre magrebini, il 43enne tunisino Mohamed Bel Slama: è stato sorpreso a bordo di un autocarro con oltre due chilogrammi di eroina confezionati in quattro panetti. Un corriere che si spostava in continuazione nella nostra provincia, in particolare nella Bassa.

Il cerchio inizia pertanto stringersi attorno ai capibanda, al nucleo di albanesi che gestiva il giro. E così, come detto, si arriva all’ultimo blitz. Scattano pertanto le manette ai polsi del capo, Tafa Burhan, 32 anni, che assieme a ai suoi fedeli Edmond Uku, 31 anni e Genc Dedej di 41, stava vendendo un chilo di eroina a due acquirenti, sempre albanesi, venuti apposta da Milano ( Canaj Sokol e Alfred Takaci, di 40 e 28 ani). Una delle “sedi” preferite dell’organizzazione era un bar a Cavezzo.

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