Solo 2 anni al “maniaco della Restera”: e vuole uscire subito!

28-11-2012

E’ stato condannato a due anni il maniaco della Restera. Questa la condanna inflitta dal tribunale di Treviso, che gli ha dato il previsto sconto di un terzo della pena per il rito abbreviato, a Gigi Enache, il trentanovenne romeno arrestato la sera del 13 novembre scorso per tentata violenza sessuale ad una donna lungo la Restera. Un fatto che aveva creato non poco allarme sociale nel capoluogo.

L’uomo, che quella sera era ubriaco, avrebbe infatti aggredito un’impiegata trevigiana di 35 anni nel parcheggio di via Alzaia, a due passi del vicino ristorante “Il Barcone”. La donna, poco dopo le 22, aveva finito di lavorare e si era incamminata con due colleghe verso la Restera per fare ritorno a casa sua.

Una volta arrivata alla sua auto, una Lancia Y, l’impiegata era salita, aveva messo la retromarcia e aveva notato dallo specchietto la presenza di un uomo che portava a mano una bicicletta. La donna aveva temporeggiato aspettando che questi le lasciasse via libera ma non poteva immaginare quanto sarebbe successo di lì a poco.

L’uomo, abbandonata la bici, si introdusse nella vettura toccando il seno alla donna e cercando anche di attivare, inutilmente, la chiusura centralizzata delle portiere. La vittima, in preda al panico, era riuscita comunque a fuggire mentre le amiche e un uomo che passeggiava nei paraggi avevano avvertito la centrale operativa della polizia, già presente in zona per uno specifico servizio di controllo del territorio.

Il romeno infatti, senza fissa dimora e con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, era stato arrestato dalle volanti a distanza di qualche minuto e portato in Questura. Ora la sentenza di condanna con i giudici che si sono riservati la decisione di modificare la misura di custodia cautelare come chiesto dalla difesa del 39enne, rappresentata dall’avvocato Rosaria Fusco. L’uomo, accusato di essere il maniaco della Restera, rimane comunque in carcere.

Dopo questi fatti il Comune di Casale, con l’organico della polizia locale ridotto all’osso e le forze dell’ordine che già fanno il possibile per pattugliare il comune, aveva deciso di chiedere una mano ai cittadini per pattugliare la Restera.

L’estate scorsa era stato un ivoriano ad aggredire e tentare di violentare una donna. Il sostituto procuratore Francesca Torri ha depositato la richiesta di giudizio immediato. Nonostante l’uomo abbia negato ogni addebito nel corso dell’interrogatorio di convalida dell’arresto, secondo la pm il racconto della vittima risulta talmente dettagliato da poter sostenere l’accusa di fronte ai giudici del tribunale di Treviso.

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