Quelli che chiedono l’elemosina e hanno le ville in Romania

15-11-2012

VITTORIO VENETO – «Il fenomeno dell’accattonaggio nasconde vere e proprie organizzazioni criminali» afferma il comandante della polizia locale, Ezio Camerin.

Da inizio anno gli agenti della polizia locale hanno identificato 30 persone – Zingari – intente a chiedere l’elemosina, alcune di loro sono state fermate anche tre o quattro volte. «Si tratta di persone non indigenti – mette in luce Camerin -. Molti di loro sono romeni e, nel loro paese d’origine, dispongono di varie proprietà, ville e appartamenti. In alcuni casi abbiamo identificato interi nuclei famigliari, gente che chiede l’elemosina facendo leva sulla pietas dei cittadini».

Modalità e frequenza con cui queste persone arrivano in città fanno ipotizzare che dietro ci siano vere e proprie organizzazioni, persone che sfruttano connazionali che hanno trasformato il chiedere l’elemosina in una vero e proprio lavoro.

L’ultima persona in ordine di tempo fermata dalla polizia locale è stato un giovane di colore. L’uomo chiedeva l’elemosina fuori dal supermercato Coop. Identificato, è emerso che era irregolare. L’uomo si sarebbe dovuto ripresentare in comando per essere poi condotto in Questura a Treviso, ma non si è visto. L’avvocato del giovane ha contatto il comando giustificando il mancato appuntamento perché il suo assistito non aveva mezzi per raggiungere la città. Eppure, qualche giorno dopo, sabato scorso, l’extracomunitario era di nuovo in città, intento a chiedere l’elemosina fuori dalla Coop. E qui è stato pizzicato dagli agenti. Per lui è scattato il decreto di espulsione perché clandestino, con l’obbligo di allontanarsi dal Paese entro cinque giorni.

http://www.oggitreviso.it/chiedono-l%E2%80%99elemosina-ma-nel-loro-paese-hanno-terre-case-54097

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